Università: Cgil a Puglisi, alternative a co.co.co ci sono, vanno cercate con contrattazione, non con emendamenti


Roma, 22 luglio - "Inaccettabile l’emendamento della senatrice Puglisi che prevede la reintroduzione dei contratti di collaborazione nelle università per alcune tipologie. A pochi giorni dall'inizio del confronto che porterà al rinnovo dei contratti nazionali nel Pubblico Impiego, si torna a mettere in discussione uno degli obiettivi centrali della Riforma Madia, il superamento del precariato nella P.A.”. Così il segretario confederale della Cgil Franco Martini commenta l’emendamento presentato dalla senatrice del Pd al decreto Mezzogiorno.“L'emendamento della Senatrice Puglisi - sostiene Martini - apre un varco pericoloso, che rischia di vanificare lo sforzo compiuto in questi mesi per realizzare in fase di decretazione le necessarie coerenze con l'accordo Governo - Sindacati del 30 novembre 2016”.“Questa iniziativa - prosegue il dirigente sindacale - è inaccettabile anche sul piano del metodo e appare subalterna alla pressione di alcuni interessi, che spingono al ripristino delle collaborazioni”.“Ci sono soluzioni contrattuali che si possono praticare per rispondere alle esigenze organizzative delle università e della P.A., l'idea di risolvere tutto con il ritorno della precarietà di massa è sbagliata. Anziché colpi di emendamenti e decreti legge - conclude Martini - si dia spazio al rinnovo dei contratti”.