Roma, 16 marzo - “Un incontro importante perché siamo consapevoli che in questo momento storico così difficile per il nostro Paese abbiamo tutti la responsabilità di determinare un cambiamento e costruire delle prospettive. Nella scuola queste prospettive si costruiscono insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, che rappresentano un valore e che nella fase della pandemia hanno dato un contributo fondamentale per rendere esigibile il diritto all'istruzione”. Così il segretario generale Maurizio Landini al termine dell'incontro di oggi tra i sindacati e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.Per il leader della Cgil dobbiamo affrontare una “vera e propria emergenza educativa: dispersione scolastica, abbandoni, spopolamento delle aree interne, tanti giovani che non studiano e non sono in formazione (NEET), bassi livelli di istruzione tra gli adulti. La conoscenza e il sapere sono le condizioni per una vera lotta alle disuguaglianze. La pandemia - sottolinea - ha messo in evidenza vecchi problemi e arretratezze del nostro sistema, oltre a divari territoriali e differenze di possibilità di accesso”.“Il sistema dell'istruzione - prosegue Landini - è centrale per la ripresa del Paese e per cogliere le sfide dell'innovazione, della transizione green, della digitalizzazione, e quindi per il lavoro. Next generation Eu, risorse europee ordinarie e risorse nazionali diventano strategiche per garantire oggi il diritto all'istruzione e alla formazione, un diritto costituzionale che deve essere garantito a tutti.Infine, il segretario della Cgil aggiunge: “Condividiamo la proposta del Ministro Bianchi di arrivare, attraverso un serrato percorso di confronti tecnici, all’elaborazione del Patto per l’Istruzione e Formazione entro i primi di Aprile”.- In allegato l'intervento integrale del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini