Roma, 13 maggio - "L'Istat ci conferma una piccola crescita che purtroppo non è una vera ripresa". Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Danilo Barbi, in merito ai dati diffusi quest'oggi dall'Istituto nazionale di statica sul prodotto interno lordo del primo trimestre 2016.

“È ora di finirla con gli inganni lessicali" sostiene Barbi. "Definire una crescita difficile, incerta - prosegue - vuol dire che siamo in assenza di una vera ripresa. Con le attuali politiche economiche registriamo, in Italia e in Europa, una fase di sostanziale stagnazione: non si recupera l'occupazione persa, e non si riesce a cambiare il destino occupazionale delle nuove generazioni”.“Appare quindi sempre più chiara la necessità di politiche economiche volte alla creazione diretta di lavoro e di investimenti pubblici, come già da tempo abbiamo proposto nel nostro Piano del Lavoro, altrimenti - conclude Barbi - il Pil del Paese continuerà a oscillare pericolosamente attorno allo zero”.