Roma, 28 marzo - “Nell'esprimere profondo cordoglio per i due lavoratori vittime del gravissimo incidente verificatosi al porto di Livorno, non possiamo non rilanciare l'allarme e la denuncia per la preoccupante inversione di tendenza sul versante della sicurezza nei luoghi di lavoro, che si registra ormai da alcuni mesi. È tempo che tutti, a partire dalle Istituzioni, facciano la loro parte”. Così Franco Martini, segretario confederale della Cgil.“La nostra preoccupazione - prosegue - è aggravata dalla coincidenza con la ripresa economica in atto, a dimostrazione che prevenzione e qualità del lavoro non costituiscono ancora il punto cardinale di questa crescita”.Il dirigente sindacale ricorda poi che “l'Italia è uno degli ultimi Paesi della Comunità Europea a non aver messo ancora a punto la propria strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro”, e sostiene che sia inoltre necessario “combattere contro l’aumento della precarizzazione del lavoro, che avviene con il massiccio ricorso agli appalti e con la moltiplicazione dei contratti pirata. Le imprese - sottolinea - devono investire in formazione e innovazione”.“Le indagini verificheranno le responsabilità, che andranno colpite con il massimo rigore. Ma - aggiunge il segretario confederale - occorre una straordinaria mobilitazione nazionale per restituire nuova dignità al lavoro. Cgil, Cisl e Uil, proprio per rilanciare l'impegno di tutto il mondo del lavoro - conclude Martini - dedicheranno la manifestazione nazionale del Primo Maggio al tema della sicurezza”.