Roma, 12 marzo - "In attesa di poter valutare il testo definitivo del decreto sulla detassazione, abbiamo rappresentato al Governo la necessità che le risorse ad esso destinate siano incardinate al sostegno della contrattazione di secondo livello, in alternativa ad un esercizio unilaterale da parte delle imprese. Le anticipazioni apparse in queste ore paiono andare nella direzione auspicata dai sindacati e ciò rappresenterebbe un importante contributo a valorizzare un modello di relazioni fondato sull'autonomia delle parti sociali, come proposto da Cgil-Cisl-Uil con la recente proposta su un nuovo modello di relazioni industriali". È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Franco Martini.

"Al tempo stesso - aggiunge il dirigente sindacale - abbiamo sollecitato il Governo ad intervenire sugli altri punti che attendono risposte, a partire dal nodo delle pensioni e dal dilagare preoccupante del fenomeno dei voucher, che ripropone il tema della precarietà del lavoro"."Al momento, infatti, - conclude Martini - restano del tutto assenti le politiche attive del lavoro. E senza queste ultime  e i necessari investimenti, l'occupazione in Italia sarà destinata a semplici variazioni micrometriche".