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Roma, 22 aprile - “Cogliamo l’occasione dell’Earth Day, la più grande manifestazione globale per celebrare la Terra, per ribadire che serve un radicale e urgente cambiamento del modello di sviluppo per garantire benessere e cura del pianeta e di tutti i suoi abitanti, che tenga insieme sostenibilità ambientale e giustizia sociale”. Ad affermarlo in una nota la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi.“Oggi si tiene il summit sul clima organizzato da Biden in occasione della Giornata mondiale della Terra dove verrà annunciato un impegno più forte degli Usa nel contrasto ai cambiamenti climatici a partire dalla diminuzione del 50 per cento delle emissioni  entro il 2030, e si verificheranno gli impegni presi dagli Stati per ridurre le emissioni. Il bilancio - afferma Fracassi - è negativo, perché siamo lontani dall'obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi”. Per la dirigente sindacale “la vera resa dei conti, però, ci sarà a novembre nella Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul climate change che si terrà a Glasgow. Lì si saprà quanti e quali Paesi avranno realmente incrementato i propri impegni volontari per ridurre le emissioni al 2030”.“Occorre realizzare una giusta transizione attraverso piani, misure e risorse specifiche, da definire in un percorso democratico - prosegue  Fracassi - per pianificare e accompagnare il cambiamento, affinché nessuna comunità e nessun lavoratore e nessuna lavoratrice debba subirne gli effetti. Come abbiamo proposto nella piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil”, conclude la vice segretaria generale della Cgil.