L’Earth Day (Giornata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.L’Earth Day è nato il 22 aprile 1970 ed ha avuto come obiettivo l’importanza di sottolineare la conservazione delle risorse naturali del nostro pianeta. Oggi ha un significato ancor più profondo, perché viene promosso per sensibilizzare tutti sulle questioni che si devono affrontare per salvaguardare il pianeta.L'iniziativa assume quest'anno un significato molto particolare, infatti la data è stata scelta dal Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon per la ratifica dello storico accordo sul clima di Cop21 siglato lo scorso dicembre a Parigi. La Coalizione Clima, di cui la Cgil è fra i fondatori, in concomitanza con la firma ufficiale dell’Accordo di Parigi promuove 3 giornate di mobilitazione territoriale, nei giorni 22-23-24 aprile per festeggiare la firma dell'accordo ma sopratutto per chiedere coerenza al Governo perché si realizzi un piano strategico di decarbonizzazione e di equità.Molte sono le problematiche che affliggono il nostro pianeta, dall’inquinamento alla distruzione degli ecosistemi, dalle minacce alla biodiversità all’esaurimento delle risorse non rinnovabili. La maggior parte di questi problemi sono causati dall'attuale modello di sviluppo.Il tema ambientale ha ricevuto un grande impulso negli ultimi mesi anche grazie all'Enciclica Laudato si' di Papa Francesco e la seguente mobilitazione del mondo cattolico sul versante della "cura della casa comune".Per l’iniziativa, tantissimi gli eventi organizzati in tutta Italia, consultabili sul sito ufficiale all’indirizzo: http://www.earthdayitalia.org. La Cgil, anche quest’anno sostiene attivamente l’iniziativa, ribadendo tanto l’importanza delle tematiche affrontate, quanto la necessità di una maggiore sensibilizzazione sull’enorme crisi ambientale che stiamo affrontando.Nello specifico, questa edizione dà inizio ad una nuova importantissima stagione di impegno globale per salvare il Pianeta e ci auspichiamo che, tra le altre cose, possa rappresentare un momento di riflessione sull’annoso e centrale tema del consumo del suolo, tematica, che tanto a livello nazionale, così come Europeo sembra essere affrontata in modo discontinuo e poco efficace.L’atteggiamento politico a riguardo oscilla tra “le buone intenzioni” e la “cruda realtà”. A tal proposito, riteniamo che il Parlamento Europeo debba approvare una Direttiva Comunitaria che offra a tutti gli Stati Membri indicazioni precise su come perseguire l’obiettivo di “Consumo di suolo zero” entro il 2030. Di conseguenza, rinnoviamo l’appello affinchè  il Parlamento italiano approvi una legge che con chiarezza determini il raggiungimento di “Consumo di suolo zero” entro il 2020, stabilendo precise e chiare prassi comportamentali per determinare un “NON” consumo di suolo proporzionato alle singole realtà territoriali come già definito dagli studi dell’ISPRA e dell’ISTAT.