Roma, 19 giugno - “Mai come in questo momento la scelta di adottare politiche migratorie in grado di alleviare le sofferenze diventa necessaria. Mai come in questo momento tali politiche, fondate sui principi di integrazione e solidarietà, devono essere il frutto di scelte condivise fra i governi di tutto il mondo in un quadro di cooperazione internazionale”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato.“Revisione del regolamento di Dublino per consentire ai richiedenti asilo di ricongiungersi con familiari e comunità di appartenenza e non dover permanere nel paese di prima identificazione, redistribuzione obbligatoria, stop alla politica dell’esternalizzazione delle frontiere e della detenzione dei migranti, canali di ingresso garantiti per chi cerca lavoro e mobilità all’interno dell’Unione Europea a scadenza, con accompagnamento per la ricerca di occupazione e l’inserimento”. Queste le priorità di intervento evidenziate dal dirigente sindacale.E ancora, “regolarizzazione e stabilizzazione dei migranti presenti negli stati membri e di coloro che hanno avuto esito negativo alla domanda di protezione umanitaria e di asilo”. “Questa misura, attualmente di responsabilità dei singoli governi - sottolinea Massafra - deve diventare parte delle politiche comunitarie per togliere queste persone, oltre due milioni nel territorio UE, da una situazione di irregolarità che poi si trasforma in illegalità, lavoro nero, schiavitù, caporalato, tratta umana”.Situazione descritta nello speciale di Collettiva.it, un viaggio che parte dalla tendopoli di San Ferdinando, Piana di Gioia Tauro, dove vivono in condizioni di assoluto degrado centinaia di migranti che lavorano, sfruttati, nei nostri campi. Una bomba sociale pronta ad esplodere.