La convocazione dell’incontro, avvenuta dopo le manifestazioni del Primo maggio, ha riguardato la tutela del potere di acquisto di lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati in relazione all’impennata inflattiva determinata dai beni energetici. All’incontro erano presenti oltre al Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Ministro Orlando, il ministro Franco, il Ministro Giorgetti e il Sottosegretario Garofoli.

In premessa abbiamo sottolineato la necessità di aumentare in modo consistente le risorse disponibili (6/7 miliardi erano previsti per tutte le misure del decreto) sia attraverso un intervento ulteriore sugli extra profitti che con un eventuale scostamento di bilancio e abbiamo avanzato proposte (decontribuzione, aumento del valore e della platea dei beneficiari della c.d. “quattordicesima”, indicizzazione delle detrazione per lavoro e pensioni, anticipazione della rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici, fiscal drag e sul versante più generale aumento del fondo affitti, moratoria sui mutui, innalzamento del bonus bollette...) per sostenere la condizione materiale di lavoratori e pensionati attraverso una pluralità di strumenti, nella consapevolezza che il protrarsi del conflitto in Ucraina rischia di peggiorare la situazione economica e sociale e che saranno necessari ulteriori interventi. 

Abbiamo anche posto al Governo la necessità di ridurre la precarietà nel lavoro sia modificando le leggi ed introducendo il contratto unico di inserimento al lavoro fondato sulla formazione sia stabilizzando i lavoratori precari a partire dai settori della sanità e della scuola.

Abbiamo anche rivendicato l’avvio di un confronto per la definizione per un nuovo piano nazionale energetico fondato sulle energie rinnovabili.

Il Governo al termine dell’incontro si era riservato di valutare la nostra richiesta di incremento economico delle risorse e di definire gli strumenti di intervento per rispondere all’emergenza sociale ed ha indicato una disponibilità a proseguire un confronto con le Organizzazioni Sindacali da calendarizzare nel corso del mese di maggio.

In attesa del testo definitivo del decreto legge, possiamo formulare un primo giudizio sulla base delle comunicazioni che il Governo ha dato nella conferenza stampa di lunedì scorso: è sicuramente positivo che siano state decisamente incrementate, come da noi richiesto, le risorse economiche, arrivando ad una disponibilità di circa 14 miliardi attraverso la leva dell’aumento della tassazione degli extra profitti (al 25%) destinandone 6 miliardi a lavoratrici/lavoratori e pensionate/pensionati. 

Meno convincente lo strumento scelto, e non sufficiente la quantità decisa, vale a dire un bonus una tantum di 200 euro da erogare nel mese di luglio fino alla soglia di 35.000 euro. 

Giudizio positivo invece sull’aumento del Fondo affitti e sulla conferma del bonus bollette e reso anche retroattivo.

È evidente che questo intervento rappresenta un primo passo verso misure che garantiscano maggiore coesione sociale e tutelino salari e pensioni, come indicato nella piattaforma rivendicativa dello sciopero generale del 16 dicembre scorso, che non riteniamo sufficiente in un quadro che si predispone ad un possibile peggioramento. Per queste ragioni continuiamo a considerare necessario uno scostamento di bilancio che garantisca nei prossimi mesi le risorse necessarie per misure significative, con strumenti che garantiscano redistribuzione e progressività e che debbano essere resi strutturali. 

La CGIL conferma la campagna di assemblee delle delegate e dei delegati pubbliche ed aperte alla società ed alle istituzioni locali, sulle proposte della nostra organizzazione, per informare lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, cittadini e cittadine della situazione e discutere e condividere le rivendicazioni e le conseguenti azioni di sostegno da mettere in campo.

Al fine di coordinare al meglio la nostra iniziativa, sarà convocata per martedì 10 maggio alle ore 17:00, in modalità di video conferenza sulla piattaforma Futura Lab, una riunione dei Segretari Generali di Categoria, Regionali e di tutte le camere del lavoro.