La Commissione europea ha rilanciato nell'autunno del 2021 un ampio dibattito pubblico per riesaminare il quadro di governance economica dell'Unione europea dopo averlo interrotto per concentrarsi sulla risposta alla pandemia, adottando la comunicazione del 19 ottobre 2021, promossa dal commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni: “L’economia dell’UE dopo la COVID-19: implicazioni per la governance economica” e avviando, tra le varie iniziative, una consultazione pubblica online.

L'analisi delle risposte date alle undici domande aperte sui diversi aspetti della governane economica dell'Unione europea ha indicato che i partecipanti concordano sul fatto che la politica fiscale dovrebbe diventare più favorevole alla crescita, tener conto delle questioni sociali e sostenere le priorità politiche per la doppia transizione verde e digitale. La consultazione pubblica ha ricevuto 225 contributi validi dagli intervistati di 25 paesi diversi, questi comprendono 21 Stati membri e quattro paesi non appartenenti all'Unione europea (USA, Regno Unito, Svizzera e Brasile). In particolare, il maggior numero di risposte è venuto dall'Italia, che ha contribuito fornendo 64 risposte, pari al 28% del totale delle risposte. Considerate le parti interessate alla consultazione, i sindacati hanno in generale contribuito fornendo 44 risposte, pari a circa il 20% delle risposte totali.
La maggior parte degli intervistati ha riconosciuto che la sostenibilità del debito resta un obiettivo centrale delle regole di bilancio dell'Unione europea, mentre il percorso di aggiustamento verso una riduzione del debito pubblico dovrebbe essere realistico e graduale per evitare impatti negativi sull'economia. Molti intervistati hanno sottolineato la necessità di incentivare gli investimenti come elemento necessario del nuovo quadro di governance economica. Gli investimenti verdi sono risultati meritevoli di particolare attenzione data la sfida dei cambiamenti climatici, mentre pochi intervistati sono stati contrari a privilegiare le spese per gli investimenti nella sorveglianza di bilancio.
Un gran numero di partecipanti ha chiesto semplificazione, trasparenza e una maggiore titolarità nazionale della declinazione degli obiettivi comuni. Il meccanismo dell'Unione europea per la ripresa e la resilienza è visto come una buona ispirazione per il futuro quadro di governance economica in termini di promozione della titolarità nazionale, della declinazione degli obiettivi comuni, delle riforme e degli investimenti prioritari attraverso incentivi positivi.
A seguito della consultazione pubblica con i cittadini e le parti interessate, al confronto con gli Stati membri e le istituzioni europee, la Commissione europea presenterà orientamenti sulle possibili modifiche da apportare al quadro di governance economica.
Il rapporto di sintesi dei risultati della consultazione pubblica sul futuro del quadro di governance economica dell'Unione europea - Online public consultation on the review of the EU economic governance franework. Summary of responses. Final Report - si è chiuso il 31 dicembre 2021 ed è stato pubblicato il 28 marzo 2022.

La CGIL ha risposto attivamente all'iniziativa di revisione del quadro di governane economica UE, partecipando alla consultazione pubblica online e organizzando, il 17 febbraio 2022, un seminario promosso dall'Area delle Politiche per lo Sviluppo e dall'Area delle Politiche Europee ed Internazionali, con la partecipazione del Forum Economia CGIL. Il vicesegretario generale, Gianna Fracassi, ha introdotto il seminario e dato spazio agli interventi degli ospiti. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale CGIL, Maurizio Landini. → Rivedi la diretta del seminario