Roma, 15 luglio – “Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo e auspichiamo un intervento immediato del Governo per rispondere ad una vera e propria sfida lanciata da quelle imprese che hanno avviato le procedure di licenziamento. Quelle decisioni vanno ripensate, altrimenti potrebbero diventare un precedente grave”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Emilio Miceli, a proposito dei casi di licenziamento selvaggio di questi giorni.

“A parte le modalità con cui sono stati comunicati i licenziamenti (via Whatsapp), quello che preoccupa – spiega Miceli – è che un gruppo di aziende di medie e grandi dimensioni non senta la responsabilità di una fase che resta molto critica”.

Secondo il dirigente della Cgil, sarebbe quindi auspicabile “sentire la voce di Confindustria levarsi alta e forte per richiamare le imprese al vincolo associativo nel far rispettare l’accordo con il Governo”.

D’altra parte, sempre secondo Miceli, non gioverebbe neppure alle imprese che si sono rese protagoniste di queste decisioni (Whirlpool, Gianetti, Gkn..) dimostrare l’inefficacia di un’intesa siglata ai più alti livelli delle cariche istituzionali e sociali del Paese.

“Ci rivolgiamo quindi al Governo – è l’appello del Segretario confederale – affinché intervenga per far rispettare gli accordi avendo sicuramente i mezzi necessari per farlo. Bisogna trovare una soluzione e far tornare sui propri passi le imprese -conclude Miceli- altrimenti si rischia di avallare un precedente molto pericoloso in un momento in cui non vediamo neppure grandi passi avanti nella gestione dei tavoli di crisi al Ministero dello Sviluppo economico”.