→ L’approfondimento su Collettiva.it ‘Libia, un mare di violenze’


Roma, 13 luglio – “Nel Mediterraneo si continua a morire. La strage va fermata: il Governo cancelli il Memorandum con la Libia e non proceda al rifinanziamento della cosiddetta Guardia costiera libica. Domani saremo in piazza a Roma”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale in cui si comunica l’adesione della Confederazione alla manifestazione organizzata dal Tavolo Nazionale Asilo e Immigrazione, di cui la Cgil fa parte, che si terrà mercoledì 14 luglio, in Piazza Montecitorio, alle ore 17.

Manifestazione organizzata dal Tavolo nazionale asilo e immigrazione contro il rifinanziamento della Guardia costiera libica

 

Il Parlamento si appresta a votare sulla delibera del Governo relativa al rifinanziamento delle missioni militari all’estero, compresa quella che riguarda la Libia. Per questo il Tavolo Nazionale Asilo e Immigrazione ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi in cui, spiega la Cgil, “le associazioni criticano profondamente l’accordo con la Libia per i presupposti su cui si fonda e per le tragiche conseguenze che sta determinando, chiedendo un radicale cambio di rotta nella strategia dei salvataggi delle persone e l’evacuazione dei centri di detenzione in Libia, raccogliendo i rilievi dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite”.

“La cronaca di queste settimane – si legge nella missiva inviata a Draghi – ha dato conto di tragici naufragi che continuano a consumarsi sotto i nostri occhi. L’unica alternativa possibile alle morti in mare non può essere finanziare missioni il cui fine è quello di ricondurre i naufraghi in luoghi dove vengono detenuti e le loro vite sono messe a rischio”.

“Le chiediamo di fermare questa situazione disumana – scrive in conclusione il Tavolo – e di invertire la rotta, dando vita, con la revoca di ogni sostegno alle milizie libiche che gestiscono la guardia costiera, a una nuova stagione dei diritti che potrebbe rappresentare una rinascita morale per l’UE, oggi sempre più chiusa nei suoi egoismi e succube di sentimenti di odio e di razzismo”.

→ Scarica la lettera inviata al Presidente del Consiglio