Oggi, mercoledì 24 luglio incrociano le braccia i lavoratori dei trasporti, venerdì 26 luglio sarà la volta del trasporto aereo. A proclamare la protesta sono unitariamente i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti per sostenere la piattaforma unitaria di proposte ‘Rimettiamo in movimento il Paese’ con la quale si rivolgono al Governo chiedendo l’avvio di un confronto su trasporti e infrastrutture, e per chiedere regole chiare che impediscano la concorrenza sleale tra le imprese e diano priorità alla sicurezza dei trasporti e sul lavoro, nonché alla tutela ambientale e al diritto di sciopero.Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini partecipando al presidio davanti alla sede del Ministero dei Trasporti ha affermato: “Per evitare l’astensione dal lavoro di oggi, proclamata un mese fa, il Governo avrebbe potuto fissare trattative o avviare confronti sulle richieste avanzate dai sindacati. Al contrario, non abbiamo ricevuto risposte. Ci sono delle leggi, noi le abbiamo rispettate tutte. Sappiamo di provocare disagi ai cittadini, ma con questo sciopero chiediamo anche più servizi per loro”.“Nella piattaforma unitaria - ricorda il dirigente sindacale -, chiediamo risposte su questioni precise che riguardano sia il rinnovo dei contratti, sia il Piano Nazionale dei Trasporti, che sia degno di questo nome”.Secondo Landini “trasporti e logistica sono decisivi per lo sviluppo del Paese" per questo "il Governo  deve avere una visione di sistema, che metta insieme tutta la mobilità delle persone e delle merci. Non c’è solo il problema di sbloccare le grandi opere - sottolinea -, c’è bisogno di mettere assieme un piano di investimenti molto serio, perché nel nostro Paese c’è anche un problema di infrastrutture, non solo di grandi opere e alta velocità”.“Ovviamente in questa visione d’insieme rientra anche il rinnovo dei contratti, unificandoli in qualche caso, e la necessità di avere una sede in cui il Piano Nazionale dei Trasporti possa svilupparsi. Il Governo - conclude Landini - deve capire che se vuole veramente cambiare il Paese, ha bisogno del confronto con i sindacati”.


Sciopero generale unitario trasporti: presidio al MIT Modalità dello scioperoMercoledì 24 luglio lo sciopero interesserà tutti i settori, il trasporto pubblico locale, ferroviario, merci e logistica, il trasporto marittimo e i porti, le autostrade, i taxi, l’autonoleggio. Nel tpl e nel trasporto extraurbano, lo sciopero, nel rispetto delle fasce orarie di garanzia, si svolgerà, secondo modalità locali. Tra le principali città, a Milano dalle 18 alle 22, a Torino dalle 18 alle 22, a Genova dalle 11.30 alle 15.30, a Venezia dalle 10 alle 13, a Bologna dalle 11 alle 15, a Firenze dalle 18 alle 22, a Perugia dalle 17:30 alle 21:30, a Roma dalle 12.30 alle 16:30, a Napoli dalle 9 alle 13, a Bari dalle 12.30 alle 16:30, a Palermo dalle 9.30 alle 13.30. Nel trasporto ferroviario sarà di 8 ore dalle 9.01 alle 17.01. Stop mezzo turno per ogni turno nel settore degli appalti delle attività di supporto al trasporto ferroviario. Nel trasporto merci e logistica sarà di 4 ore per le aziende che effettuano servizi pubblici essenziali e articolato, a secondo modalità territoriali, per tutte le altre aziende. Nel trasporto marittimo il personale viaggiante sui collegamenti con le isole maggiori si asterrà dal lavoro, nell’arco dell’intera giornata, da mezz’ora prima delle partenze e per 24 ore quello viaggiante sui collegamenti con le isole minori. Saranno garantiti le linee ed i servizi essenziali. Inoltre subiranno ritardi di 24 ore alla partenza i traghetti e le navi da carico presenti nei porti nazionali. Stop per un intero turno di lavoro, per un massimo di 12 ore, degli addetti ai servizi tecnico nautici di rimorchio portuale, ormeggio, battellaggio e pilotaggio. Nei porti astensione per un’intera prestazione giornaliera di tutti i lavoratori, dipendenti/soci imprese art 16, 17 e 18 Legge 84/94 e dipendenti della Autorità di sistema portuale. Sciopero nei porti per un’intera prestazione, fino a 12 ore, anche per guardie ai fuochi, ormeggiatori e barcaioli. Nelle autostrade stop nelle ultime 4 ore del turno per il personale addetto agli impianti, alla sala radio e alla viabilità sottoposto alla legge 146 sullo sciopero mentre per un intero turno, compresi gli addetti ai caselli, per il restante personale. Sciopero di 4 ore a fine turno anche per il personale Anas turnista delle sale e operativo sulle strade e per l’intera giornata il restante personale. Si fermano per una giornata di lavoro gli addetti ai servizi di trasporto funerario. Stop di 4 ore a fine turno anche per gli addetti al soccorso stradale, di 8 ore per gli addetti al noleggio auto e sosta e articolato all’interno dei turni nell’arco delle 24 ore per gli addetti al servizio taxi.Venerdì 26 luglio sciopero di 4 ore nel trasporto aereo, ad esclusione dei controllori di volo di Enav, dalle 10 alle 14.