Roma, 19 dicembre - "La sentenza Pirelli Bis è un vero e proprio calcio al diritto alla salute, un brutto messaggio al mondo del lavoro. Mentre altrove si pone il problema amianto, vedi l'ultima decisione del governo canadese, in Italia si torna indietro e passa il principio per cui, in nome del capitale, è permesso fare tutto, persino mettere in pericolo vite umane e provocare la loro morte rimanendo impuniti. Noi non ci fermeremo, intendiamo continuare a lottare per la giustizia, nel rispetto di chi subisce i danni provocati e di chi per amianto è morto". Così Claudio Iannilli, responsabile amianto della Cgil nazionale, in seguito alla sentenza della quinta sezione penale del Tribunale di Milano, che ha assolto i nove ex manager Pirelli imputati per omicidio colposo e lesioni gravissime per le morti o le malattie di cui sono stati vittime 28 operai tra gli anni Settanta e Ottanta.
Di seguito il comunicato stampa congiunto Cgil Milano e Filctem Cgil Milano.https://www2.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2016/12/‘PIRELLI-BIS’-“oggi-uccisi-per-la-seconda-volta”.pdfAmianto: Iannilli (Cgil nazionale) sentenza Pirelli Bis brutto messaggio per mondo del lavoro
lunedì, 19-12-2016 / 13:39