Lavoratori dipendenti e pensionati "non hanno un euro di ritorno" dalla manovra finanziaria. Questa la critica che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito a Porta a Porta, in onda su Rai1. Secondo Landini, il governo Meloni non fa quello che servirebbe al Paese, cioè' una vera riforma fiscale, e anzi toglie il reddito di cittadinanza e reintroduce i voucher che rappresentano "uno schiaffo al diritto al lavoro". "L'operazione per cui le partite Iva fino a 85 mila euro di reddito pagano il 15% di tasse e un lavoratore dipendente paga il 43% credo sia una follia", ha attaccato Landini. "Il principio è che ognuno deve pagare in base a quello che prende e non tasse diverse in base al rapporto di lavoro che ha. Invece - ha sottolineato il leader di corso d'Italia - il problema vero è una riforma fiscale che combatta l'evasione fiscale". Secondo Landini, andrebbe piuttosto sostenuto il lavoro autonomo assicurando gli stessi diritti e tutele che danno i contratti nazionali di lavoro