Roma, 2 febbraio - “Positivo il via libera del Garante per la privacy allo schema di decreto che regola l'utilizzo delle informazioni a disposizione delle Entrate per individuare i contribuenti da sottoporre a controlli. Un primo passo per avviare una seria lotta all’evasione fiscale nel nostro Paese”. Lo afferma in una nota la CGIL Nazionale.

“Da tempo chiediamo che i dati fiscali, reddituali e patrimoniali vengano incrociati e analizzati per individuare profili di rischio. Finalmente - sottolinea la Confederazione - si potrà procedere alla creazione di un archivio che permetterà il confronto tra le fatture in entrata e in uscita di tutti gli operatori, ponendo le basi affinché ognuno di essi diventi ‘verificatore’ di tutta la filiera. Un sistema di questo tipo, se ben fatto, renderà molto più difficile l'evasione da omessa fatturazione”.

Secondo il sindacato di corso d’Italia “per sconfiggere la piaga dell'evasione fiscale e contributiva, che ogni anno fa perdere all'erario oltre 100 miliardi di euro, è necessario innanzitutto disincentivare i comportamenti disonesti ancor prima che si consumino”. “Auspichiamo quindi che i controlli siano effettuati il più possibile in tempo reale, per dare certezza agli operatori onesti e reprimere sul nascere ogni illecito. Questo è da considerarsi quindi un primo passo importante, - conclude la CGIL - cui tuttavia dovranno seguire l'estensione della platea degli obbligati alla comunicazione telematica delle fatture e l'aumento del numero delle banche dati incrociabili”.