Roma, 2 dicembre - “Abbiamo bisogno di una legge per la protezione del clima per l’Italia, un quadro di regole nel quale vengano assunti come obiettivi politici, da tutti i soggetti istituzionali, inclusi Regioni e Comuni, quelli della decarbonizzazione e della tutela del lavoro e delle filiere strategiche per proteggere e creare nuova occupazione”. Ad affermarlo la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, nel corso della seconda Conferenza nazionale sul clima organizzata da Italy for Climate.

“Purtroppo, su questi temi, il dibattito pubblico e anche quello istituzionale - sottolinea la dirigente sindacale - è frammentato e spesso incoerente rispetto agli impegni assunti dal nostro Paese con il Next generation EU, così come sono frammentati anche gli interventi. Il rischio è che si aprano e alimentino inutili contrapposizioni tra lavoro e ambiente. Ma oggi anche alla luce delle risorse del Pnrr, oltre a quelle del bilancio ordinario, il conflitto si può evitare. Il ruolo degli investimenti privati è strategico e in questo senso sarebbe importante che le grandi imprese, soprattutto quelle a controllo pubblico, facessero la loro parte. Sviluppo, tutela del lavoro e prospettive strategiche per l’Italia e l'Europa possono essere tenuti insieme”.

“La Cgil sta lavorando - ricorda Fracassi - ad un piano complessivo per la decarbonizzazione e riconversione verde. Tra le cose che chiediamo: strumenti di tutela per i lavoratori, degli ammortizzatori verdi per affrontare le crisi e i processi di riconversione che sono già in atto; un processo governato di riqualificazione delle competenze e di formazione continua e permanente; un fondo per la riconversione verde che ridefinisca le filiere produttive con un ruolo di governo soprattutto sul versante industriale dello Stato attraverso un'Agenzia ad hoc”.

“É necessario destinare tutti i nuovi investimenti e le risorse pubbliche a implementare il mix energetico rinnovabile, i processi di efficientamento e di mitigazione, e la mobilità sostenibile. Per questo è fondamentale una legge per il clima: non abbiamo bisogno di obiettivi congiunturali, ma - conclude la vicesegretaria generale della Cgil - di una strategia a medio e lungo termine che possa ridare competitività al Paese e creare nuovi posti di lavoro”.