Roma, 4 settembre - “Con riferimento alla ricerca dell’istituto Demoskopika sulla rappresentanza sindacale non comprendiamo i dati riferiti agli iscritti alla Cgil nel 2017”. E’ quanto scrive il sindacato di Corso d’Italia in una nota.“Infatti la Cgil - sottolinea la confederazione - nel 2017 ha chiuso il proprio tesseramento con 5.518.774 iscritti (+1,04% rispetto al 2016 e +0,66% rispetto al 2015), cui corrispondono altrettante deleghe sottoscritte”.“Al contrario di altri, - aggiunge il sindacato - la Cgil non computa, nel totale degli iscritti, gli aderenti alle associazioni da essa promosse, quali ad esempio Auser, Federconsumatori, ecc. (circa 400.000 associati). Pertanto, non risulta la flessione del 5,2% che ci viene attribuita relativamente al raffronto tra il 2015 e il 2017”.“Il dato reale - prosegue la nota - è di sostanziale tenuta del tesseramento alla Cgil con un’apprezzabile crescita tra i lavoratori attivi ed una leggera flessione tra i pensionati che si spiega con il forte rallentamento della dinamica pensionistica per effetto della Legge Fornero”.“Infine, - conclude la Cgil - non convince ed appare molto discutibile dal punto di vista scientifico il calcolo che Demoskopika fa sul presunto appeal sindacale, indice sconosciuto a qualsiasi serio ricercatore. Siamo, infatti, in presenza di dati rapportati agli occupati regione per regione (operazione ardita data la generosa definizione di occupati data dall’Istat) e riferiti ad un’indagine Istat ancora in fase di stabilizzazione sulle istituzioni no profit”.