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La mappa delle mobilitazioni contro la Legge di Bilancio 2023
La prima regione a mobilitarsi sarà la Calabria con lo sciopero e la manifestazione in programma per lunedì 12 dicembre. Il giorno seguente, martedì 13 dicembre, sarà la volta della Sicilia e dell’Umbria. A Perugia, in piazza Italia, alle ore 11, interverrà il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. La Puglia sciopererà giovedì 14 dicembre, la manifestazione regionale che si terrà a Bari, in piazza Federico II di Svevia, alle ore 11.30, sarà conclusa da Maurizio Landini. Lo stesso giorno mobilitazioni anche in Trentino, Valle d’Aosta e Veneto. Giovedì 15 dicembre incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori di Marche, Abruzzo e Piemonte. Venerdì 16 dicembre scenderanno in piazza, contestualmente agli scioperi, tutte le altre regioni: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Maurizio Landini concluderà la manifestazione che si terrà a Roma, in piazza Madonna di Loreto, a partire dalle ore 10.
Lunedì 12 dicembre Sciopero generale CGIL Calabria e UIL Calabria di quattro ore con manifestazione regionale a Catanzaro. Conclusioni di Emilio Miceli, segretario confederale Cgil nazionale
"La settimana di sciopero inizia in Calabria, perché la Calabria e il Mezzogiorno hanno una ragione in più per protestare, perché questa manovra di fatto cancella il Sud, cancellando misure che per noi erano importantissime". Così il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, intervenendo a Catanzaro alla manifestazione regionale nel giorno dello sciopero generale contro la manovra del governo Meloni organizzato da Cgil e Uil. "Penso al tema del lavoro: togliere il reddito di cittadinanza è sbagliato, porterebbe tante persone che oggi sono in difficoltà sociale nelle braccia della criminalità organizzata". Per Emilio Miceli, segretario confederale Cgil nazionale che ha concluso gli interventi in Piazza Prefettura "È una manovra che sposta le risorse dal lavoro dipendente verso il lavoro autonomo, anzi verso i ceti più alti del lavoro autonomo. Con in più un elemento che io definisco selvaggio, l'idea di ripristinare questo voucher che era stato uno degli strumenti di corrompimento delle persone, un elemento di precarizzazione della vita delle persone e che viene ripristinato in forma assolutamente sbagliata. La manovra è iniqua per questo, perché ferma la rivalutazione delle pensioni, sposta le risorse sui lavoratori autonomi, inserisce i voucher e raffredda tutti gli investimenti al Sud, comprese le Zes, gli investimenti infrastrutturali e questo è l'elemento che ci preoccupa di più" - Volantino → Intervento Angelo Sposato (Video)
Martedì 13 dicembre Sciopero generale di 4 ore CGIL Sicilia e UIL Sicilia con manifestazione regionale a Palermo contro la manovra economica del governo. Conclude la vicesegretaria generale della CGIL nazionale Gianna Fracassi
A Palermo il corteo è partito alle 9:30 da piazza Politeama per confluire a piazza Verdi dove si sono tenuti i comizi conclusivi. Sulle bandiere una coccarda nera, in segno di lutto, per ricordare l'operaio di una ditta dell'indotto dei cantieri navali di Palermo, Angelo Salamone, che ha perso la vita durante il proprio lavoro "Siamo in piazza per protestare contro una manovra che riteniamo ingiusta - ha dichiarato Alfio Mannino, segretario Generale Cgil Sicilia -. Si tolgono risorse ai pensionati per finanziare la flat tax a chi ha un reddito di settemila euro al mese e vengono spostati fondi dalla povertà in favore degli evasori".
Per la vicesegretari generale della Cgil Gianna Fracassi, chiamata a concludere l'iniziativa di Palermo, la manovra del governo nazionale “è una manovra che non tiene conto del Mezzogiorno e dei problemi delle persone che ci vivono e ci lavorano e che con il progetto di autonomia differenziata aumenterà il divario con le regioni del nord in termini di benessere, di servizi sociali, di diritti” - Intervento di Gianna Fracassi - Altre informazioni su cgilsicilia.it
Martedì 13 dicembre sciopero generale di 4 ore CGIL Umbria e UIL Umbria con manifestazione regionale a Perugia. Conclude Maurizio Landini, segretario generale CGIL
"È naturale, quasi inevitabile, che di fronte a una Manovra che va contro gli interessi delle lavoratrici, dei lavoratori, che colpisce le fasce più deboli della popolazione e favorisce gli evasori fiscali, due organizzazioni sindacali come Cgil e Uil rispondano con lo strumento dello sciopero generale, peraltro in totale coerenza con quanto fatto un anno fa contro il governo Draghi” annunciano i segretari regionali di Cgil e Uil Umbria, Vincenzo Sgalla e Maurizio Molinari. Un’astensione dal lavoro di 4 ore (ma che in alcuni settori è stata estesa all’intera giornata) accompagnata da una manifestazione regionale, in piazza Italia a Perugia (ore 11), sotto il palazzo della Prefettura, per evidenziare la contrarietà del sindacato alle scelte economiche e sociali del governo Meloni. “Anche in Umbria, come in tante altre regioni italiane, vogliamo dare una risposta immediata ad una Manovra ingiusta, che colpisce le fasce più deboli della popolazione - hanno spiegato Sgalla e Molinari - una manovra che colpevolizza i più poveri, accresce anziché contrastare la precarietà con i voucher, non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale”.
Conclusioni affidate al segretario generale della Cgil Maurizio Landini - Volantino - Locandina
Mercoledì 14 dicembre - Sciopero generale di 8 ore indetto dalla CGIL Puglia con manifestazione regionale a Bari. Conclude Maurizio Landini, segretario generale CGIL
Più di 5mila i manifestanti che hanno sfilato sotto la pioggia per le vie di Bari durante lo sciopero generale della Cgil. Lavoratori, studenti e pensionati provenienti da tutte le province pugliesi hanno risposto all'appello contro "una legge di bilancio sbagliata". “Uno sciopero necessario – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo – per sostenere nell’iter di discussione della manovra in Parlamento quelle che sono le piattaforme rivendicative e le richieste tese a ottenere risposte urgenti e necessarie ad affrontare questa fase in cui sta peggiorando la condizione delle persone, aumentano le disuguaglianze sociali e territoriali, frenano lo sviluppo del Paese. Ragioni che viste dal Sud e dalla Puglia assumono tinte ancor più scure”.
In testa al corteo, partito da piazza Ferdinando II di Svevia, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che ha dichiarato: "Reintrodurre i voucher è uno schiaffo in faccia a chi lavora onestamente e va tolta dal tavolo questa richiesta". "Bisogna, al contrario cambiare le leggi sbagliate fatte in questi anni, dal Jobs Act a venire avanti - ha continuato - Poi c'è un tema che riguarda la vera lotta all'evasione fiscale, che non si sta facendo. Anzi, si fanno provvedimenti che vanno nella direzione opposta e, dall'altra parte, c'è la necessità di investire sui diritti, a partire dalla sanità pubblica, dalla scuola, c'è bisogno di investire risorse per il rinnovo dei contratti e per fare assunzioni"
Centinaia le adesioni del mondo dell'associazionismo, della cultura, delle professioni e delle istituzioni all'Appello a sostegno dello sciopero generale della Cgil Puglia. Per maggiori informazioni cgilpuglia.it - Locandina
Mercoledì 14 dicembre - Sciopero generale di quattro ore proclamato da CGIL del Trentino e UIL Trentino
Quattro ore di sciopero generale in Trentino proclamate nell'ambito della protesta nazionale contro la Legge di Bilancio 2023. Al presidio di Trento convocato sotto il Commissariato del Governo sono confluite tutte le categorie, i pensionati e il mondo della scuola per i quali è saltato l'accordo con la Provincia sul rinnovo del contratto per circa 5mila tra insegnanti della scuola dell'infanzia e di quella professionale, personale Ata ed educatori.
“L’aumento dei voucher a 10.000 euro e l’allargamento della platea dei prestatori sono un fatto gravissimo che precarizza ancora di più i rapporti di lavoro, riduce tutele e diritti indebolendo la contrattazione. L’estensione della flax tax fino 85.000 euro e una serie di provvedimenti che incoraggiano l’evasione fiscale nel mentre milioni di lavoratori e pensionati si trovano a farei conti con un’inflazione a livelli mai visti, ci trova in forte disaccordo. Una finta riforma delle Pensioni con quota 103 che risponde solo in minima parte alle legittime aspettative dei lavoratori, tra l’altro finanziata con un blocco della rivalutazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo”, spiegano i sindacati, che criticano la legge di Bilancio anche per il fatto che “depotenzia la tassa sugli extra profitti, riducendo la platea delle aziende a cui si applica da 11.000 a 7.000, con conseguente riduzione del gettito da 12 miliardi previsti a 2,2 miliardi, proprio mentre la crisi energetica si abbatte in maniera devastante su famiglie e imprese”.
Mercoledì 14 dicembre - Sciopero generale CGIL Valle d'Aosta e UIL Valle d'Aosta. Manifestazione regionale ad Aosta
Sciopero generale contro una legge di bilancio socialmente iniqua che penalizza lavoratori e pensionati e alimenta lavoro povero e precario. Cgil e Uil si sono dati appuntamento in piazza Deffeyes ad Aosta, sotto il Palazzo regionale, per rimarcare il dissenso verso un Governo nazionale che, tra le altre cose, non ha dato attenzione alla montagna e alla sua gente.
"Sulla montagna chiediamo più risorse per evitare lo spopolamento", ha detto Vilma Gaillard, segretaria generale della Cgil della Valle d'Aosta, che ha poi duramento commentato le misure fiscali contenute nella manovra 2023: "Il governo sta volutamente ampliando la frattura tra mondo del lavoro dipendente e lavoratore autonomo con i primi costretti a pagare il triplo delle tasse a parità di reddito". Riguardo alle pensioni, "l'opzione donna è stata modificata in peggio. Le donne avranno una perdita del 30%", ha attaccato Gaillard, che ha definito "grave l'aumento del tetto di reddito per i voucher a 10 mila euro: mancherà la tutela sanitaria e alle donne anche la maternità" - Locandina
Mercoledì 14 dicembre - CGIL Veneto Sciopero generale di tutti i settori con iniziative in tutti i territori
"L'inflazione costerà ai lavoratori e alle lavoratrici uno/due mesi di stipendio. È il risultato dell'aumento dei prezzi di beni essenziali per ogni famiglia. La manovra di bilancio non dà nessuna risposta all'emergenza salariale". Lo sciopero regionale indetto dalla segreteria generale della Cgil Veneto ha coinvolto tutte le categorie, pubbliche e private, interessando tutto l'arco della giornata.
A Venezia il presidio si è svolto in Via Palazzo davanti al Municipio dove sono confluite tutte le categorie, le leghe dei pensionati e gli studenti a sostegno della mobilitazione per cambiare una manovra di bilancio che impoverisce lavoratori e pensionati, non dà risposte a giovani e donne. "Le priorità sono salari e lotta alla precarietà ma anche risposte concrete e non tagli alla sanità e alla scuola che sono i pilastri del nostro welfare" ha dichiarato Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto chiudendo la manifestazione di Padova a Piazza Antenore dopo un lungo corteo partito da piazza Garibaldi, manifestazioni e presidi si sono tenuti in tutte le province venete e nelle zone industriali con iniziative di fronte alla Berco di Castelfranco, Smurfit Kappa di Conegliano, Electrolux di Susegana e Previmedical a Preganziol, Osram di Treviso. Dettagli su cgil.veneto.it
Giovedì 15 dicembre sciopero generale CGIL intera giornata con manifestazione regionale a Pescara. Conclude la segretaria confederale della CGIL nazionale Daniela Barbaresi
Intervenendo a piazza Alessandrini dove si è concluso il corteo regionale il segretario generale della Cgil Abruzzo - Molise Carmine Ranieri ha dichiarato "Noi diciamo no e scioperiamo e siamo in piazza, la Cgil è qui e ai tanti spettatori passivi che stanno a guardare mentre il paese arranca chiede di unirsi a noi in questa battaglia, una lotta per i diritti, per i salari e contro la precarietà e la povertà, per il servizio sanitario pubblico" minacciato anche dai progetti di autonomia differenziata.
Focus sul welfare anche nelle conclusioni affidate alla segretaria confederale della Cgil nazionale Daniela Barbaresi che ha rimarcato le tante storture di una legge di bilancio iniqua che accresce povertà e disuguaglianze, aumenta la precarietà, premia gli evasori - Volantino
Il 15 dicembre sciopero e manifestazione CGIL e UIL nelle cinque province.
"Evasione fiscale va condannata non incentivata, il 2023 sarà un anno difficile ma su sviluppo transizione ecologica e politiche industriali non c'è nulla" lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil Marche Giuseppe Santarelli nel giorno dello sciopero generale di 4 ore indetto da Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni, per poi aggiungere “Questo è il momento di unire, specialmente in una regione come le Marche dove con la nuova giunta non sussistono relazioni mentre l’economia inizia a dare segnali di grandi difficoltà con il lavoro precario in crescita e i giovani sempre più marginalizzati”.
Iniziative territoriali si sono tenute in provincia di Pesaro Urbino a Vallefoglia, in provincia di Ancona a Fabriano in Piazza del Comune, a Macerata, in Piazza Cesare Battisti, sotto l'ospedale di Fermo e ad Ascoli Piceno
Giovedì 15 dicembre - Sciopero generale di quattro ore proclamato da CGIL Piemonte e UIL Piemonte
Migliaia i lavoratori che hanno risposto allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la legge di bilancio con adesioni alte in tutti i settori dal pubblico impiego alla grande distribuzione con punte nella meccanica di adesione al 90%.
Una Legge di Bilancio che non serve alle persone e al Paese per fronteggiare la grave situazione di difficoltà in atto e le incertezze che si presentano all'orizzonte. I sindacati chiedono al governo di ascoltare le proposte unitarie del sindacato su fisco, pensioni, lavoro e welfare.
Presidi e volantinaggi in tutta la regione con più di 60 iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione organizzati dalle organizzazioni sindacali, a Torino l'appuntamento più partecipato all'Ospedale delle Molinette "Per denunciare l'assenza totale di risorse per la sanità pubblica - scandisce Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte - la manovra del governo Meloni aumenta la precarietà con il ritorno dei voucher e introduce una tassa occulta sui pensionati riducendo il loro diritto al recupero dell'inflazione" - Le Iniziative di Torino
ALTO ADIGE
Venerdì 16 dicembre - Bolzano
Venerdì 16 Dicembre - Quattro ore di sciopero regionale a fine turno indette da CGIL Basilicata e UIL Basilicata manifestazione a Potenza.
“La legge di Bilancio approvata dall’attuale governo nazionale svantaggia i più poveri, accresce anziché contrastare la precarietà, premia gli evasori e, con la flat tax e il condono fiscale, aumenta l’iniquità del sistema fiscale, permettendo a chi non ha mai pagato di continuare a non pagare”. Lo affermano i segretari generali di Cgil e Uil Basilicata, Angelo Summa e Vincenzo Tortorelli, annunciando anche in Basilicata la mobilitazione del 16 dicembre con lo sciopero di 4 ore a fine turno. Il segretario confederale della CGIL Giuseppe Massafra interverrà dal palco in piazza della Prefettura a Potenza, ore 10 - Comunicato stampa
CAMPANIA
Venerdì 16 dicembre Sciopero generale CGIL Campania con manifestazione regionale a Napoli
Più di duemila persone in piazza questa mattina in piazza Plebiscito a Napoli per la manifestazione regionale indetta dalla Cgil Campania per lo sciopero generale di 8 ore contro la manovra finanziaria del Governo Meloni. Forte anche l'astensione dal lavoro nei principali comparti produttivi e nel settore della sanità privata e del trasporto pubblico. Adesione regionale del 50 per cento, con punte anche del 95 per cento - come nello stabilimento Leonardo di Nola e alla Ficomirrors di Benevento - nel settore metalmeccanico. Alta anche l'adesione nel trasporto pubblico: in Anm l'astensione è stata del 40 per cento mentre in Eav del 30 per cento. Ferma anche la sanità privata con diversi centri di riabilitazione, soprattutto in provincia di Napoli, praticamente chiusi.
“Abbiamo registrato - afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci - un’ottima adesione al nostro sciopero. Nel comparto produttivo metalmeccanico abbiamo toccato punte superiori al 90 per cento. Grandi siti nel Napoletano, come Leonardo, così come nelle altre quattro provincie, in quei territori dove il sistema produttivo è in ginocchio, abbiamo avuto una grande risposta. La stessa alta partecipazione alla mobilitazione la riscontriamo nella scuola, nei trasporti, nei servizi, nel commercio, nella sanità privata. Questa - aggiunge Ricci - era l’unica risposta da dare adesso a questo governo. La manovra è iniqua e ingiusta, non prevede interventi per il mondo del lavoro, non interviene positivamente sulle famiglie e sui pensionati. Pensiamo che le misure messe in campo siano insufficienti. C’è ancora tempo per correggerle, a partire dalle politiche industriali, dalla riforma del fisco fino al capitolo della sanità”. Per la segretaria confederale della Cgil nazionale Francesca Re David "È una manovra che non risponde alle esigenze di questo Paese e che non dà risposte sul salario, in una fase in cui l'inflazione galoppa, in particolare quest'anno per gli effetti dell'energia, non dà risposte sul lavoro, è contro i poveri, taglia il reddito di cittadinanza prima di creare il lavoro, toglie soldi al Mezzogiorno".
Venerdì 16 dicembre Sciopero generale proclamato da CGIL Emilia Romagna e UIL Emilia Romagna
Riscontriamo alte adesioni allo sciopero generale di oggi in tutti i settori interessati e su tutto il territorio regionale. Registriamo un’adesione dell’80% alla Granarolo (produzione), del 90% alla Lamborghini e alla Bredamenarinibus, del 70% alla Romagna Catering e a Chef express, oltre il 90% alla Margaritelli Ferroviaria. Sul lato dei trasporti, fermo il porto di Ravenna, mentre si registra la soppressione di circa il 50% dei treni regionali.
“Anche dall’Emilia-Romagna parte un forte grido di allarme contro questa sbagliata legge di bilancio. Ma la protesta di oggi contiene anche una richiesta alle istituzioni territoriali di farsi parte attiva per una profonda revisione di questa manovra che disegna un futuro cupo per il nostro Paese”, dichiara il segretario della CGIL Emilia-Romagna Massimo Bussandri.
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati indetto dalla CGIL Friuli Venezia Giulia
Lo sciopero avrà una durata minima di 4 ore, con facoltà per le categorie di estenderlo all’intera giornata nei rispettivi comparti.
«Protestiamo contro una manovra che nel nostro giudizio, e non solo nel nostro, va in direzione contraria alle esigenze del Paese», spiega il segretario regionale Villiam Pezzetta. «Ciò che troviamo inaccettabile in questa Finanziaria – prosegue – è l’assenza pressoché totale di risposte alle nostre richieste unitarie in materia di decontribuzione del lavoro, dove siamo rimasti fermi alle posizioni conquistate con il precedente Governo, di maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, perché quota 103 è una soluzione di impatto quasi irrilevante, di fisco, dove manca qualsiasi segnale di alleggerimento della pressione su salari e pensioni. Mentre aumenta, paradossalmente, il perimetro della flat tax, con un ulteriore, grave colpo alla progressività del nostro sistema fiscale».
Molti altri anche i nodi che condizionano il giudizio negativo della Cgil. «Sulla sanità – dichiara ancora Pezzetta – l’aumento degli stanziamenti è solo nominale, risolvendosi in una riduzione in termini reali, e non si investe neppure sul rilancio della scuola e sul potenziamento dei servizi pubblici, a partire dai trasporti, in profonda crisi. Gravi inoltre, in un quadro di forte espansione delle aree di povertà e di disagio, i tagli annunciati al reddito di cittadinanza: un conto, infatti, è denunciare la scarsa efficacia dello strumento in termini di avviamento al lavoro, altro depotenziarlo per poi tagliarlo del tutto. È una scelta che lancia un chiaro messaggio politico, analogamente a quanto accade con i voucher nell’agricoltura e nella ristorazione, come se non ci fosse già troppa precarietà, e con il taglio alla rivalutazione delle pensioni, tanto più in una manovra che estende la flat tax a 85mila euro e torna a strizzare l’occhio agli evasori con la logica dei condoni» Comunicato stampa - Per informazioni clicca qui
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale di 24 ore (intera giornata lavorativa) indetto da CGIL Roma e Lazio e UIL Roma e Lazio. Conclude Maurizio Landini
Termina oggi, 16 dicembre, la settimana di scioperi e manifestazioni indetta da Cgil e Uil contro una manovra sbagliata. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha concluso a Roma la manifestazione regionale in programma per le ore 10, in piazza Madonna di Loreto (piazza Venezia)."La manovra non affronta i problemi del Paese - ha dichiarato il leader del sindacato di corso d'Italia - La gente non arriva alla fine del mese, i salari sono tra i più bassi d'Europa, i livelli di precarietà sono altissimi, i giovani sono costretti ad andarsene dal Paese, c’è un'evasione fiscale che è la più alta d'Europa. Questa manovra - ha proseguito - non affronta questi problemi e noi stiamo chiedendo di ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, di cancellare i voucher e non di ripristinarli, stiamo chiedendo di fare investimenti su sanità, sulla scuola e sulla pubblica amministrazione per creare lavoro e, soprattutto, questo governo ad oggi non ha discusso con le organizzazioni sindacali"
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Sciopero generale, in piazza a Roma Maurizio Landini conclude la settimana di mobilitazione di CGIL e UIL
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale regionale di 8 ore proclamato da CGIL Liguria e UIL Liguria contro la Finanziaria con manifestazione regionale a Genova. Conclude Gianna Fracassi, vecesegretaria generale CGIL nazionale
Un corteo di oltre 10 mila lavoratrici e lavoratori, partito dalla stazione di Genova Principe è arrivato in Piazza Corvetto dove si è tenuto il comizio conclusivo con i segretari Mario Ghini Uil e Gianna Fracassi Cgil. La manifestazione regionale si è svolta a Genova e ha raccolto la grande partecipazione di lavoratrici e lavoratori da tutte le province liguri con una nutrita adesione di studenti e pensionati. Cgil e Uil chiedono al Governo di cambiare la manovra economica: salari, reddito, fisco, precarietà, pensioni, sanità, sono tutti temi sui quali sono state avanzate proposte sindacali sulle quali l’Esecutivo dovrà confrontarsi.
"Abbiamo chiesto più risorse per pensionati e lavoratori dipendenti, ma la risposta è stata quella di bloccare la rivalutazione di una parte delle pensioni e abolire il reddito di cittadinanza invece di andare a prendere le risorse dalle aziende che hanno realizzato extraprofitti dall’aumento dei prezzi dell’energia - dichiara Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria a margine del corteo - Mentre aumentano i costi dell’energia e dei carburanti, su sanità, trasporto pubblico locale e scuola non sono state investite le risorse necessarie, con il risultato di aprire la strada ad aumenti di tariffe e ulteriori privatizzazioni nei servizi pubblici”. Il Governo strizza l’occhio ai condoni, aumenta il tetto del contante e inserisce limitazioni al pos: sono misure che per Cgil e Uil non fanno altro che incentivare l'evasione fiscale. Altro che superare la Fornero, qui si va verso un aumento dell’età pensionabile con quota 103. Infine, la popolazione deve assistere alla vergogna della flat tax, con la quale non si produce nessun equilibrio, poiché in questo Paese due persone che guadagnano alla stessa maniera pagano le tasse in maniera diversa: un lavoratore dipendente il 43%, mentre un altro il 15.
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale di quattro ore indetto da CGIL Lombardia e UIL Lombardia per dire no alla manovra del Governo. Manifestazioni in tutte le province lombarde nella giornata di sciopero.
Quattro ore di sciopero indette da CGIL Lombardia e UIL Lombardia per dire no alla manovra del Governo. La decisione arriva dopo il rifiuto di ascoltare le precise proposte che sono state avanzate a livello nazionale dai sindacati confederali. Era stato chiesto un taglio del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli accordi di secondo livello, l’uscita flessibile a 62 anni e il riconoscimento della diversa gravità dei lavori e del lavoro di cura. Su questi ed altri temi la bozza di legge di bilancio non dà risposte significative, anzi peggiora le condizioni dei più poveri e dei precari.
L'aumento dei voucher a 10.000 euro e l'allargamento della platea dei prestatori sono un fatto gravissimo che precarizza i rapporti di lavoro, riduce tutele e diritti e indebolisce la contrattazione in settori strategici per l'economia dell'Italia. Cgil e Uil giudicano gravissima l'estensione della flat tax fino a 85.000 euro, ma anche l'ennesimo condono fiscale, l'aumento del tetto all'utilizzo del contante, l'esenzione dell'uso del Pos fino a 60 euro, il depotenziamento della tassa sugli extra-profitti, il superamento del reddito di cittadinanza. Mancano risorse per i rinnovi dei contratti della scuola e del pubblico impiego. Sulle pensioni, non si modifica la legge Fornero e si cambia senza alcun confronto preventivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in essere. Per questi motivi e per sostenere le piattaforme sindacali unitarie sul lavoro, fisco e welfare, CGIL Lombardia e UIL Lombardia hanno deciso di indire per il 16 dicembre lo sciopero con manifestazioni in tutte le province. Lo sciopero avrà una durata minima di 4 ore, con facoltà per le categorie di estenderlo all’intera giornata nei rispettivi comparti. Appuntamenti a: Lecco; presidio davanti alla Prefettura dalle 9 alle 11.30; Monza, presidio in piazza Roma – Arengario dalle 9 alle 11; Cremona, presidio davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12.30; Varese, presidio davanti alla Prefettura dalle 9 alle 12; Lodi, presidio davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12.30; Como, presidio davanti alla prefettura dalle 9.30 alle 12; Ticino Olona, a Magenta attivo unitario dalle 9 alle 12.30; Pavia, presidio davanti alla Prefettura dalle 10.30 alle 12.30; Sondrio, presidio davanti alla Prefettura dalle 16 alle 17; Bergamo, presidio davanti alla Prefettura alle 15.30; Mantova, manifestazione in Piazza Martiri di Belfiore dalle 9.30 alle 11 - Dichiarazione stampa / video di Alessandro Pagano, seg. gen. Cgil Lombardia - Per informazioni clicca qui
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale per intera giornata lavorativa indetto da CGIL
La CGIL Abruzzo Molise e la CdLT Molise, nell’ambito della mobilitazione nazionale per contrastare alcuni contenuti della legge di bilancio e per avanzare proposte migliorative che diano risposte concrete a milioni di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, hanno messo in campo una serie di iniziative che culmineranno con due giornate di sciopero regionale: il 15 dicembre toccherà all’Abruzzo ed è prevista una manifestazione interregionale in Piazza Alessandrini a Pescara e il 16 sciopereranno lavoratrici e lavoratori molisani che parteciperanno con una delegazione ad una delle tante manifestazioni organizzata in Piazza Santi Apostoli a Roma.
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale di 8 ore indetto da CGIL Sarda. Manifestazione regionale a Cagliari
“Iniqua e inefficace nel contesto di gravissima difficoltà economica e sociale del Paese e caratterizzata da provvedimenti che avranno un impatto ancor più devastante in una regione svantaggiata come la Sardegna”: così la Cgil regionale giudica la manovra, scegliendo lo sciopero e la piazza per spronare le forze politiche a modificare radicalmente il testo presto al vaglio del Parlamento. “Il governo nazionale – ha detto il segretario generale Cgil Sardegna Fausto Durante – si accanisce contro le persone povere e fragili e si mostra invece debole, o accondiscendente, verso gli evasori e interviene sull’indicizzazione delle pensioni compiendo una vera rapina ai danni dei pensionati”.
Altra nota dolente è la precarietà dell'occupazione ha aggiunto Christian Ferrari concludendo la manifestazione regionale di Cagliari "Su questo non c’è nulla e, anzi, addirittura", puntualizza il segretario nazionale Cgil, riferendosi al governo, "sono riusciti a riesumare i voucher che sono la forma più' estrema di mercificazione del lavoro che si vende e si compra in tabaccheria. Noi, invece, pensiamo che la precarietà sia un grande problema che ormai riguarda due generazioni di giovani, e che deve essere affrontata" - Per rivedere la diretta della manifestazione clicca qui
Venerdì 16 dicembre - Sciopero generale di 24 ore (intera giornata lavorativa) indetto da CGIL Toscana e UIL Toscana
Uno sciopero generale con alta adesione e migliaia di persone nelle piazze, nonostante il diffuso maltempo: la Toscana ha risposto così alla mobilitazione Cgil-Uil per cambiare la Legge di Bilancio. Qualche prima tendenza sull’adesione: nelle cave della Toscana del nord oltre il 90%, alla Piaggio oltre il 70%, nelle fabbriche metalmeccaniche fiorentine tra l’80% (dato del Pignone) e il 100%, appalti ristorazione e pulizie 80%, cooperazione 60%, Acque Spa 60%, Publiacqua 50% con punte dell’80-100%, buona adesione nel trasporto su ferro e gomma.
“In Toscana oggi c’è stata una grande dimostrazione di protesta contro una Legge di Bilancio iniqua, ingiusta e sbagliata. Con la spinta di questa giornata vogliamo che la Manovra sia migliorata verso una maggiore redistribuzione delle risorse verso chi ne ha più bisogno. Ringraziamo lavoratori, lavoratrici, pensionati, pensionate, cittadini e cittadine, studenti e anche tutti gli altri soggetti o persone che oggi si sono mobilitati insieme a noi. E' solo l'inizio della mobilitazione, non ci fermeremo finché non otterremo risultati”, hanno dichiarato Cgil e Uil Toscana.
Per Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Non possiamo stare fermi di fronte a una Manovra del Governo sbagliata e che va cambiata. Intanto perché colpevolizza e colpisce i più poveri - il reddito di cittadinanza va migliorato, non abolito -, accresce anziché contrastare la precarietà - si reintroducono i voucher, che considerano il lavoro come una merce -, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non riduce i divari di genere. Mancano risorse per sostenere i servizi pubblici, si taglia la rivalutazione delle pensioni. Servono invece sostegni ai salari e riforme vere, ispirate dai criteri di solidarietà e giustizia sociale, fondate sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Iniziative si sono tenute in tutte le province toscane - Arezzo: fiaccolata ore 16:30 in piazza Sant'Agostino; Firenze: corteo con concentramento in piazza dell'Unità alle 9:30 con arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco); Grosseto: presidio-manifestazione ore 10-12 presso la sede Caritas; Livorno: la mattina presidio davanti alla Prefettura in piazza dell'Unità d'Italia; Lucca: corteo con partenza da piazza Santa Maria ore 9:30 e arrivo in piazza San Michele; Massa Carrara: ad Avenza presidio-flash mob ore 9:30 davanti alla Coop, a Carrara alle 10:30 presidio davanti alla sede Inps in via Don Minzoni 1; Pisa: presidio in piazza XX settembre ore 10-13; Pistoia: presidio ore 10-12 in piazzetta dei Servi; Prato: presidio davanti alla Prefettura (via Cairoli) ore 10-12; Siena: presidio in piazza Salimbeni ore 10-12.
Manifestazione nazionale SPI CGIL - ROMA, Venerdì 16 dicembre
“Il governo taglia la rivalutazione delle pensioni, si accanisce contro uomini e donne che hanno lavorato duramente per una vita versando tutti i contributi e smonta una conquista del sindacato senza alcun confronto. Non possiamo restare fermi di fronte a un grave e pesante attacco ai diritti di milioni di pensionati e per questo il prossimo 16 dicembre saremo in piazza Santi Apostoli a Roma per manifestare tutto il nostro dissenso”. Lo annuncia lo Spi-Cgil.“Il governo – continua il Sindacato – tratta i pensionati come un bancomat e si prende dalle loro tasche 3,7 miliardi di euro in un solo anno per finanziare la flat tax e misure che favoriscono furbi ed evasori, taglia le risorse alla sanità, non fa nulla per dare seguito alla legge delega sulla non autosufficienza degli anziani e spinge verso l’autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze nel paese”.“La manifestazione nazionale del 16 dicembre – conclude lo Spi-Cgil – è da considerarsi solo l’inizio di un lungo percorso di mobilitazione che si renderà necessario per respingere decisioni politiche che colpiscono così duramente milioni di pensionati e di persone anziane” - Per informazioni clicca qui
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