Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Cgil si è immediatamente organizzare per dare una risposta solidale ai bisogni della popolazione grazie alla campagna “La Cgil con il popolo ucraino” a cui hanno aderito migliaia di persone e strutture sindacali. A oggi, sono già quattro gli invii per un ammontare di decine di tonnellate di beni di prima necessità e di cibo che si uniscono alle importanti attività sul territorio per chiedere il cessate il fuoco e l’apertura dei canali diplomatici per giungere a una pace giusta e duratura.

A questo sforzo collettivo si è unita Nexus, ong di cooperazione internazionale sindacale, che sostiene la campagna anche attraverso il reperimento di progetti di cooperazione. Infatti i bisogni umanitari continuano ad aumentare, con le popolazioni colpite che necessitano di un forte sostegno che non si esaurirà nel breve periodo. Se anche, e auspicabilmente, la guerra dovesse cessare, il grado di distruzione di abitazioni e infrastrutture civile è talmente alto in moltissime aree del Paese da non permettere il rientro anche in assenza di operazioni militari. A ciò si aggiunge che la gran parte dei profughi e degli sfollati interni proviene da regioni sotto occupazione russa e che quindi anche al cessare delle ostilità non avranno un luogo sicuro ove ritornare. Secondo i dati dell'Oim, oltre 7,7 milioni di persone sono sfollati interni, mentre oltre 5 milioni di ucraini/e e almeno 233.000 di altra nazionalità hanno cercato rifugio oltre i confini, nei paesi vicini.

Il progetto "Solidarnist: emergenza e solidarietà per a popolazione ucraina" sostiene il lavoro della Fpu - la Federazione dei sindacati dell'Ucraina - che opera direttamente nel Paese per l’assistenza e l’accoglienza dignitosa della popolazione sfollata dalla guerra.

Fpu fa parte della rete sindacale che abbraccia Italia-Austria-Slovacchia-Ucraina e che collabora con la Cgil alla campagna di solidarietà del mondo del lavoro italiano. Fin dai primi giorni della guerra il sindacato Fpu ha messo a disposizione la propria rete di strutture ricettive per l'accoglienza della popolazione sfollata.

L'obiettivo del progetto è di sostenere la solidarietà attiva verso la popolazione ucraina vittima della guerra, attraverso i centri di accoglienza gestiti dal sindacato negli oblast di Rivne, Ivano-Frankivsk, Chernivtsi, Volyn e Kharkhiv.

Una componente importante della risposta sarà il potenziamento delle capacità di gestire rifugi collettivi quali luoghi di accoglienza e di transito in modo sicuro e dignitoso. I beneficiari diretti del progetto saranno 280 persone assistite dall'attività gestita da Fpu in termini di assistenza alimentare e accoglienza dignitosa.

Il progetto è stato presentato da Nexus solidarietà internazionale Emilia Romagna, in partenariato con Auser Emilia Romagna al secondo bando per l’emergenza Ucraina indetto dalla Regione Emilia Romagna, ottenendo un contributo di 100.000 euro.

(A cura di Sabina Breveglieri, Nexus Emilia Romagna)