Roma, 20 novembre - “L’unico rimedio al caos che si sta generando attorno al tema delle pensioni è un serio, trasparente e concreto confronto di merito, quello che il Governo non ha ancora deciso di avviare, non rispondendo alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli.Per il dirigente sindacale “solo attraverso un proficuo confronto si potrebbero valutare i diversi aspetti di una riforma che superi strutturalmente, per tutti, la legge Fornero, andando oltre le misure annunciate, forse utili sul piano mediatico, ma inique e non sostenibili sul piano sociale. Invece, da mesi - sottolinea - imperversano ipotesi e stime, promesse che alimentano aspettative, ma anche disillusioni e timori. Non c’è ancora nulla di concreto sul tavolo, se non le previsioni di spesa contenute nella legge di Bilancio (7 miliardi annui a regime), del tutto insufficienti se si volesse fare solo la metà delle cose ipotizzate”.“Oltre alla cosiddetta ‘Quota 100’, la cui gestione rimane incerta nelle decorrenze e condizioni d’accesso, sarebbe importante sapere se il Governo - prosegue il segretario confederale - intende confermare le altre misure: il blocco dei cinque mesi dell’aspettativa di vita, le proroghe di opzione donna e Ape sociale, la risoluzione definitiva del problema ‘esodati’. Inoltre, non si fa più riferimento ai lavori gravosi, al lavoro di cura e al futuro pensionistico dei giovani”.“L’elenco delle problematiche che andrebbero affrontate con urgenza si sta allungando, è imbarazzante e grave - conclude Ghiselli - che non ci sia un luogo nel quale confrontarsi e prendere le necessarie decisioni”.