Il Comitato sindacale consultivo presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico organizza il 3 maggio 2023, a Londra, le consultazioni con le parti sociali, il Comitato consultivo economico e industriale del BIAC e quello sindacale del TUAC, in vista della riunione del Consiglio Ministeriale OCSE del prossimo giugno. Quest’anno è presieduto dal Regno Unito, che raccoglie il testimone dall’Italia, presidente del Consiglio Ministeriale OCSE nel 2022. 

“Garantire un futuro resiliente: valori condivisi e partenariati globali” è il titolo delle consultazioni a cui partecipa una delegazione sindacale, composta da Paul Novak, segretario generale della Confederazione dei Sindacati del Regno Unito, TUC, da Veronica Nillsson, vice segretaria generale del TUAC, e da altri advisor. Per l’Italia partecipa la CGIL con il coordinatore dell’Area politiche europee e internazionali, Salvatore Marra. Le consultazioni sono presiedute da un rappresentante del Governo del Regno Unito.

I temi su cui si concentrano le consultazioni coprono questioni relative alle principali sfide di carattere globale su cui la ministeriale OCSE di giugno dovrà riflettere per adottare le linee di azione più appropriate per affrontarle: previsioni economiche e crescita; resilienza economica, tecnologie per le economie a zero emissioni; transizione energetica e rafforzamento del multilateralismo e del partenariato globale.

Le consultazioni con le parti sociali sono strutturate in due sessioni principali, una macro e l’altra sul green e il digitale. 

La prima sessione è dedicata ai partenariati globali e alle politiche economiche per società resilienti ed inclusive e per la crescita, che comprende la regione Indo-Pacifica e l’Ucraina, nonché le risposte necessarie alle sfide geopolitiche in corso, con particolare attenzione al ruolo del commercio, degli investimenti e delle catene di fornitura e all'uguaglianza di genere. 

Nella seconda sessione, intitolata “Frontiere future – Tecnologie innovative per le economie a zero emissioni e per affrontare la crisi energetica”, interviene la CGIL, ed è incentrata sull’importanza del green e della transizione digitale per affrontare, tra le altre sfide, quelle del cambiamento climatico, nonché il ruolo della cooperazione tra il settore pubblico e privato e il ruolo delle parti sociali.