Martedì 5 luglio si è svolta un'audizione presso la VIII Commissione lavori pubblici, telecomunicazioni del Senato della Repubblica, sul Ddl n. 2646/S, cui abbiamo partecipato con la Camera del lavoro di Savona e la FILT.
In relazione al decreto-legge in parola abbiamo espresso alcune considerazioni più approfondite rispetto al contenuto delle norme relative alle “misure urgenti in materia di trasporto marittimo di passeggeri, di adeguamenti infrastrutturali portuali e per la laguna di Venezia”, a quelle inerenti “disposizioni urgenti per la funzionalità dell’impianto funiviario di Savona”, alle “disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e regionale” e a quelle su “disposizioni urgenti sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.
In merito all’articolo 4 misure urgenti in materia di trasporto marittimo di passeggeri, di adeguamenti infrastrutturali portuali e per la laguna di Venezia, abbiamo sottolineato l’assenza di un qualsiasi coordinamento o trasparenza rispetto gli ambiti di competenza con l’Autorità di Sistema Portuale, che possano evitare confusione di ruoli e conflitti istituzionali.
In relazione all’articolo Articolo 5 disposizioni urgenti per la funzionalità dell’impianto funiviario di Savona abbiamo evidenziato innanzitutto la scarsità delle risorse economiche stanziate che riteniamo insufficienti per ammodernare e/o riconvertire al trasporto di altri materiali l’impianto funiviario di Savona.
La cifra stanziata appare, a nostro avviso, sufficiente esclusivamente per riportare la struttura in funzione, ripristinando i piloni danneggiati e non già adeguata ad un obiettivo di transizione ecologica.
Lo stanziamento di adeguate ulteriori risorse dovrebbe essere inserito in una visione di sistema della AdSP Mar Ligure occidentale e nello specifico sulla gestione del traffico delle rinfuse solide; in quest’ottica riteniamo che l'investimento, immettendo cifre adeguate, possa avere un senso sia in termini strutturali che conseguentemente di crescita occupazionale.
Non ci sembra chiara la parte del decreto che prevede, in caso di mancanza di nuovo concessionario per la gestione dell’infrastruttura, il passaggio all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, in particolare per ciò che attiene la ricollocazione dei 60 lavoratori/lavoratrici e le condizioni di passaggio dal precedente gestore all’Autorità stessa. Non è chiaro, inoltre, se è prevista l’utilizzazione di ammortizzatori sociali ed, eventualmente, di che tipo.
Si evidenzia pertanto la necessità di un commissario ad acta con pieni poteri con la possibilità poi che la AdSP possa gestire in toto l’opera, in mancanza di concessionario, sia per le risorse che ha a disposizione sia perché le funivie sono funzionali al sistema portuale, e vista la piena competenza dell’AdSP si possono evitare sovrapposizioni istituzionali.
Un altro articolo sul quale abbiamo portato le nostre osservazioni è quello relativo alle Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale e regionale.
Esso contiene misure volte ad innovare la disciplina relativa all’«Osservatorio nazionale per il supporto alla programmazione e per il monitoraggio della mobilità pubblica locale sostenibile», abbiamo sottolineato però la totale assenza di un ruolo attivo delle parti sociali sui temi che hanno impatto sul lavoro, come per esempio la programmazione dei servizi e modelli di individuazione dei livelli adeguati dei servizi (sarebbero i LEP del tpl).
Nello stesso articolo sono contenute delle previsioni di carattere finanziario e su questa materia abbiamo sottolineato il fatto che i circa 15 milioni destinati a progetti di sperimentazione di servizi di sharing mobility dovrebbero essere aggiuntivi e non sottratti al Tpl.
Inoltre, il Decreto legge 16 giugno 2022, n. 68 contiene la proroga dell’utilizzo delle mascherine sui mezzi di trasporto, ad eccezione del trasporto aereo.
A tal riguardo abbiamo portato all’attenzione della Commissione la necessità di riprendere il Protocollo per la promozione sulla sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale sostenibile tpl – mobilità autoferrotranvieri – navigatori, promosso dal Ministero della Mobilità sostenibile lo scorso aprile insieme alle parti sociali e alle associazioni datoriali.
Considerando che in molti casi la necessità di controllare sui mezzi di trasporto l’utilizzo delle mascherine rischia di essere elemento di scontro tra l’utenza e i lavoratori e le lavoratrici, abbiamo la necessità di attuare quanto predisposto dal sopracitato protocollo e di riprendere il confronto.
Infine abbiamo evidenziato l’assenza di un articolo riguardante la stazione di Ventimiglia, apparso invece nelle bozze che sono state presentate prima dell’approvazione nel Consiglio dei Ministri: questo articolo conteneva misure che finanziavano gli interventi necessari al fine di garantire la compatibilità della stazione di Ventimiglia con l’alimentazione elettrica del parco rotabile ferroviario destinato al servizio di trasporto pubblico locale di competenza della regione Liguria, nella tratta Genova-Ventimiglia. L’intervento finanziava l'elettrificazione da 1.500 volt a 3.000 della stazione ferroviaria di Ventimiglia per permettere ai nuovi treni di arrivare nel ponente ligure. Oggi i nuovi treni si fermano alle stazioni di Albenga o Imperia e il servizio verso Ventimiglia prosegue con altri treni.

→ testo memoria inviata alla Commissione

→ breve scheda di lettura della vertenza della Funivia di Savona