In questi anni abbiamo seguito in forte coordinamento come CGIL, FLC e FILCAMS il processo di internalizzazione dei lavoratori ex Lsu e degli Appalti Storici riuscendo in molti casi a correggere e mitigare le varie storture presenti nei vari provvedimenti legislativi.
La stabilizzazione si dovrebbe ora completare con la 3° procedura selettiva, rivolta alla copertura degli ultimi 590 posti, residuati all’esito della 2° procedura assunzionale.
Questa terza procedura avrebbe dovuto concludersi con l’assunzione, a partire dal 1° settembre 2022, dei lavoratori ex LSU e Appalti storici che, pur in possesso dei requisiti, non avevano potuto partecipare alla precedente per mancanza di posti nella propria provincia di appartenenza.
Tale terza fase, a causa dei ritardi autorizzativi, è stata prorogata e le assunzioni dovranno ora avvenire a decorrere dal 1° settembre 2023, come stabilito e previsto dal c.d. Decreto Milleproroghe.
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro di aggiornamento al Ministero della Istruzione.
Il 6 aprile scorso il decreto interministeriale che, a causa del cambio di Governo, era rimasto fermo al Ministero dell’Istruzione dopo i rilievi mossi dalla Ragioneria, è stato nuovamente inviato alla Ragioneria stessa. Il Gabinetto del Ministero ha disposto infatti l’invio, avendo tenuto conto di alcune delle indicazioni del MEF.
Si è ora in attesa della conclusione di questi passaggi in un tempo sufficientemente breve, per
consentire l’avvio della procedura selettiva e le assunzioni dal 1° settembre 2023.
La vertenza, una volta conclusa anche questa fase, porterebbe positivamente a oltre 15.000 lavoratrici e lavoratori stabilizzati nel corso di questi ultimi tre anni.
Rimane la necessità di trovare una soluzione per i lavoratori residui, circa 800, rimasti esclusi perché privi dei requisiti utili alla stabilizzazione.