Roma, 14 ottobre - “I dipendenti delle aziende private titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale potranno inviare all’Inps domanda per un’indennità di 550 euro entro il 30 novembre. Una prima buona notizia per questi lavoratori e soprattutto lavoratrici frutto dell’impegno sindacale e delle rivendicazioni delle categorie e di tutta la Confederazioni”. Così la Cgil nazionale commenta la circolare Inps n.115 del 2022 che fornisce istruzioni per l’invio delle domande di indennità una tantum in favore dei lavoratori in part time verticale ciclico.

“Con l’approvazione definitiva del dl Aiuti - ricorda la Cgil - era stata finalmente varata la norma riferita al ‘fondo per il sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico verticale’, legge 234 del 31 dicembre 2021, c. 971, vigente per le annualità 2022 e 2023 che prevede l’attribuzione, per una sola volta, di un’indennità una tantum pari a 550 euro. Un’indennità - prosegue - che non concorre alla formazione del reddito ai sensi del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al DPR 917/86”.

Per il sindacato di corso d'Italia "si tratta di un intervento che solo in parte risponde alle tante rivendicazioni che abbiamo portato avanti in questi anni. È tuttavia un risultato che tiene conto della specificità di questa categoria di lavoratori che sul piano delle tutele del reddito non ha finora mai potuto godere di sostegni veri e strutturali”. "È una prima risposta - aggiunge - che, benché positiva, deve rappresentare il via per l’elaborazione di un intervento più ampio e capace di sostenere i redditi dei lavoratori in part time ciclico verticale costretti a lavori con una programmazione di fermo delle loro attività”.

“Per queste ragioni rivendichiamo che il nuovo Governo affronti, nella necessaria revisione delle tipologie contrattuali, anche il tema del part time, che troppo spesso non è una scelta, anzi è diventato occasione di sfruttamento e di lavoro povero. Le nostre sedi, con il loro sistema di servizi - conclude la Cgil - sono a disposizione per tutti quei lavoratori interessati alla presentazione delle domande”.