Il 1° giugno si è svolto un incontro tra CGIL, CISL, UIL, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini e rappresentanti del MIMS, da tempo richiesto dalle organizzazioni sindacali, per proseguire il confronto che, dopo la mobilitazione nazionale e il presidio presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili del 22 marzo, ha dato inizio ad un tavolo di trattativa sull’emergenza abitativa. In quell’occasione si decise di avviare un confronto di merito su singoli punti, declinati in una piattaforma sindacale unitaria.
L’incontro ha avuto come oggetto la situazione sfratti che si sta aggravando in queste ultime settimane e l'emergenza abitativa nel suo complesso.
Il Sottosegretario Giancarlo Cancelleri e il Direttore Generale Barbara Casagrande, nell’introdurre l’incontro, si sono in realtà limitati a dare l’informazione sulla ripartizione dei fondi sostegni affitto, pari a 230milioni di euro per l’anno 2022 e i 100milioni alle Regioni previsti dal “DL aiuti” entro la fine di giugno.
E’ stato chiesto alle organizzazioni sindacali di definire alcuni punti e proposte di carattere prioritario per affrontare l’emergenza abitativa ed avviare così un confronto con il MIMS. Da parte sindacale è stato
ricordato che è stata già predisposta e inviata una piattaforma nazionale contenente le proposte di carattere emergenziale e strutturale.
Abbiamo sottolineato la necessità di un provvedimento nazionale che favorisca accordi con le Prefetture, le parti sociali e le istituzioni, per la programmazione delle esecuzioni degli sfratti, attraverso la loro graduazione e garantendo così il passaggio da casa a casa alle famiglie sfrattate.
Abbiamo rimarcato anche l’esigenza di reperire ulteriori risorse da destinare ai Comuni: le risorse per i Fondi sostegno affitto dovranno essere immediatamente programmate (la competenza è del MIMS) insieme a quelle già stanziate per il 2022 e non ancora ripartite.
Abbiamo anche sottolineato come siano tuttavia necessarie risorse aggiuntive da destinare ai Comuni, che si trovano ad affrontare l’emergenza, per individuare soluzioni alternative da destinare alle famiglie sfrattate, a partire da una ricognizione degli alloggi pubblici inutilizzati da rendere immediatamente disponibili. Anche il Programma di riqualificazione degli alloggi di edilizia pubblica, al quale il Fondo Complementare dedica 2 miliardi di euro (sempre di competenza del MIMS) riveste in prospettiva grande importanza.
La CGIL ha anche messo a conoscenza di aver predisposto alcuni emendamenti al Decreto Aiuti volti ad affrontare il tema dei costi abitativi, in particolare in relazione alla povertà energetica, aggravata dall’aumento dei prezzi energetici che si traducono in un aumento delle bollette. Il primo è volto a modificare la destinazione dei fondi previsti dal PNRR per le comunità energetiche solo per i comuni inferiori a 5000 abitanti (2,2 mdl) estendendone l’utilizzo ai comuni maggiori e alle città metropolitane, nei quartieri a maggior disagio socio economico. Il secondo propone l’istituzione di un fondo rotativo per consentire la realizzazione di efficientamento energetico e impianti con fonti rinnovabili, sempre in quartieri disagiati, facilitandone l’accesso al credito.
Il Sottosegretario Cancelleri si è mostrato disponibile al confronto, ribadendo alle organizzazioni sindacali di aggiornare la piattaforma e di evidenziare i punti prioritari che possono essere oggetto di iniziative a livello centrale, anche finalizzandole alla prossima Legge di Bilancio. La dottoressa Casagrande ha comunicato che ci fornirà a breve la bozza del decreto sulla ripartizione dei fondi di sostegno, proprio nell’ottica di un confronto su punti specifici. Ha inoltre comunicato che l’OSCA, l’Osservatorio Nazionale sulle Politiche Abitative, recentemente istituito presso il MIMS, che sollecitiamo da anni, avrà una componente tecnica e un tavolo politico, del quale faranno parte anche le organizzazioni sindacali.