La CGIL esprime indignazione per quanto emerso dalle indagni avviate dalla polizia federale belga rispetto al cosiddetto "Qatargate" e condanna con fermezza qualsiasi episodio di corruzione. La CGIL ribadisce la propria posizione di forte denuncia delle violazioni dei diritti umani e dei lavoratori migranti in Qatar, come in altri Paesi del mondo, dove i diritti umani e del lavoro sono violati.

Per queste ragioni, pur ribadendo la presunzione di innocenza fino a prova contraria, auspichiamo che la magistratura belga faccia piena luce su quanto accaduto e chiediamo che le organizzazioni sindacali europea ed internazionale collaborino pienamente con le autorità giudiziarie.

Durante la riunione straordinaria del Consiglio Generale della Confederazione sindacale internazionale di oggi mercoledì 21 dicembre, la CGIL ha chiesto che sia istituita una commissione apposita per analizzare le finanze della CSI, che ogni persona con incarichi elettivi o di responsabilità, coinvolta in questa vicenda, sia sospesa in forma cautelativa e che sia la Presidente a guidare l'organizzazione insieme al gruppo dirigente eletto allo scorso congresso.

Il Consiglio generale ha confermato la sospensione di Luca Visentini fino al mese di marzo, ha deciso di procedere a una analisi della propria situazione finanziaria, avvalendosi di un'agenzia esterna e di una commissione interna. Inoltre, ha deciso di riconvocarsi a gennaio per la designazione di un segretario generale ad interim.