Roma, 21 febbraio - “Le somme che riceveremo come risarcimento danni deciso dalla sentenza del Tribunale di Catanzaro sul ‘Processo Stige’ del 25 settembre scorso le investiremo per attività di contrasto alla criminalità organizzata e per affermare la cultura della legalità”. Così in una nota congiunta Cgil nazionale, Cgil Calabria e Cgil Emilia Romagna.“In quanto parte civile di questo processo - fa sapere la Cgil - i giudici, durante il rito abbreviato, hanno quantificato i danni per 50mila euro a favore di ciascuna delle Confederazioni regionali, con l’esecutività nell’immediatezza del pagamento di una provvisionale di 10mila euro”.“Il risultato della sentenza - aggiungono Cgil nazionale, Cgil Calabria e Cgil Emilia Romagna - ci incoraggia a proseguire su questa strada di legalità. L’obiettivo - spiegano - è quello di unire sempre le nostre forze con quelle delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell’ordine. Dobbiamo operare insieme per contrastare questo disegno criminale, un cappio al collo per lo sviluppo economico e democratico del Paese, che soffoca anche il mondo del lavoro, privando i lavoratori dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché delle prerogative contrattuali, sindacali e democratiche”.“Tutte le risorse provenienti dal riconoscimento del danno subito, in questa e in altre costituzioni di parte civile, saranno impiegate a tale scopo e - concludono Cgil nazionale, Cgil Calabria e Cgil Emilia Romagna - saranno oggetto di una accurata informativa secondo le modalità di una trasparente e pubblica rendicontazione sociale”.