Il 2 marzo 2022 si è svolto un incontro tra la Cgil e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Tale incontro è il frutto di una specifica richiesta avanzata dalla nostra organizzazione il 12 febbraio scorso, al fine di sollecitare i due ministri competenti ad aprire un tavolo di confronto con tutti i soggetti che svolgono un ruolo nella programmazione dell’offerta formativa sul territorio in rapporto ai luoghi di lavoro. Per la nostra organizzazione hanno partecipato la Vice Segretaria Generale della CGIL, Gianna Fracassi, e il Segretario Generale della FLC, Francesco Sinopoli.

La nostra organizzazione ha chiesto ai Ministri Bianchi e Orlando la revisione dei PCTO, la promozione di normative più cogenti in materia di sicurezza per le aziende ospitanti i percorsi di scuola-lavoro, la stesura della Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti della formazione professionale in analogia con quanto già previsto per i PTCO e aprire il confronto su tutti gli istituti che riguardano apprendimento e formazione in contesto lavorativo.

I Ministri Bianchi e Orlando, ognuno per le rispettive competenze, hanno confermato la loro disponibilità ad avviare tavoli di approfondimento e discussione con le parti sociali, con le parti datoriali e con le regioni allo scopo di ridefinire i PTCO (acronimo da bandire secondo lo stesso Ministro Bianchi), di rendere sempre più sicuri gli ambienti delle aziende che ospitano i soggetti in formazione anche in relazione alle diverse tipologie di apprendistato, stage, di tirocini, a partire da alcuni requisiti indispensabili che le stesse dovranno rispettare tra cui, ad esempio, l'applicazione dei CCNL sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Inoltre, coerentemente con quanto previsto dall’odg approvato in sede di conferenza di organizzazione della Cgil il 12 febbraio scorso, abbiamo sottolineato come per garantire qualità e sicurezza dei percorsi formativi sia fondamentale individuare parametri di qualità e trasparenza a cui dovranno obbligatoriamente attenersi le aziende ospitanti; e come sia fondamentale altresì prevedere la non obbligatorietà dei PTCO, stante le criticità che si sono determinate nel corso degli anni. Al contrario, tali esperienze debbono mantenere una forte valenza educativa per gli alunni, finalizzata alla crescita dell’individuo e nel rapporto con la cultura del lavoro. In questo quadro sarebbe utile prendere a riferimento analisi e proposte contenute nel pronunciamento autonomo approvato dal Consiglio Superiore dell’Istruzione (CSPI) il 25 luglio 2018 a seguito dell’obbligatorietà dell’ex Alternanza scuola lavoro introdotta dalla legge 107/2015.

In chiusura i due Ministri si sono dichiarati disponibili ad avviare quanto prima un percorso di confronto e discussione con le parti sociali, con le parti datoriali e con i soggetti istituzionali coinvolti.