Riportiamo di seguito una petizione al Parlamento europeo sul rispetto del diritto internazionale, dei valori dell’unione e dei diritti dell’uomo promossa dal CIME che sta raccogliendo importanti adesioni sia di singoli che di Associazioni, a cui abbiamo aderito sia come Presidenza Cime che come CGIL.

Le conclusioni del Consiglio Europeo straordinario del 9 febbraio scorso, ancora una volta, indicano come unica risposta al tema delle migrazioni quella, sbagliata e antistorica, del rafforzamento delle strutture e delle capacità di protezione delle frontiere, invitando a una gestione integrata europea che di fatto prosegue nella logica dei rimpatri, del controllo delle frontiere, della gestione dei flussi come tema di sicurezza e di ordine pubblico.
Mai come in questo periodo storico è invece essenziale contrastare questa lettura, lavorando per garantire il diritto alla circolazione dei popoli e contrastando guerre, povertà, disastri che sono la principale causa dello spostamento di milioni di persone dai Paesi più poveri del Mondo, lavorando per favorire politiche di inclusione e di accoglienza, immaginando così un futuro in cui l’Europa possa crescere con il contributo di tutti.

Per questo vi invitiamo a diffondere l’appello al Parlamento Europeo e a sostenerne l’adesione, anche di singoli cittadini.

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