Il Rapporto di approfondimento semestrale sulle presenze dei MSNA pubblicato dalla Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche d'integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, offre una panoramica sulle presenze, caratteristiche e accoglienza di questi minori soli, compresi nuovi arrivi e allontanamenti, richieste di protezione internazionale, indagini familiari nei
Paesi d'origine e pareri sulla conversione dei permessi di soggiorno alla maggiore età.
Il rapporto illustra anche nuove procedure e norme italiane e internazionali, e misure per l'inserimento
socio-lavorativo come i progetti "Percorsi" e "PUOI".
Organizzazioni come l'UNHCR, UNICEF, OIM, Rete Sai, INAPP e Terzo Settore forniscono contributi per
approfondire specifici aspetti del fenomeno dei MSNA. Il rapporto si apre con testimonianze di ex minori soli, accolti in Italia e accompagnati verso l'autonomia, per dare voce ai molti giovani "in viaggio" che si celano dietro i dati, le analisi e le norme.
Il numero di minori stranieri non accompagnati (MSNA) censiti in Italia al 31 dicembre 2022 è salito a
20.089, con un aumento del 64% rispetto al 2021. Questo incremento è stato causato dalla crisi umanitaria che ha interessato l'Ucraina dal febbraio 2022. La maggioranza dei MSNA è di sesso maschile (85,1%), e la maggior parte ha 17 anni (44,4%), seguita da 16 anni (24%) e dalla fascia d'età da 7 a 14 anni (17,5%).
Questi minori provengono soprattutto dall'Ucraina (5.042), Egitto (4.899), Tunisia (1.800), Albania (1.347) e
Pakistan (1.082).
Le regioni che accolgono il maggior numero di MSNA sono la Sicilia (3.923, il 19,5% del totale), la Lombardia (2.880, il 14,3%), la Calabria (2.068, il 10,3%) e l'Emilia-Romagna (1.814, il 9%).
Stante il quadro descritto nel rapporto, e la tendenza all’aumento dei flussi, occorre sottolineare che, nonostante un quadro normativo avanzato per una buona inclusione dei MSNA, il sistema di accoglienza necessita di risposte concrete per affrontare l’emergenza e attivare risposte strutturali e ordinarie: almeno un centro governativo di prima accoglienza per ogni Regione, con funzioni di screening e prima presa in carico, di competenza statale, a supporto dei Comuni.
Dal punto di vista legislativo il quadro appare sicuramente più avanzato rispetto alla situazione in essere nel semestre precedente: l’approvazione definitiva del Piano Italiano sulla child guarantee (PANGI) nel mese di settembre dello scorso anno e il DPR 191, sul quale abbiamo diffuso una nota specifica nel mese di gennaio, hanno sicuramente offerto nuovi strumenti per la migliore accoglienza e presa in carico dei MSNA nel nostro Paese.
Vale anche la pena di ricordare che – nell’ambito della nostra Organizzazione – si è conclusa nel secondo semestre del 2022 la prima fase del progetto di formazione “Feeling” della Fondazione di Vittorio, destinato a chi opera a vario titolo nel settore dell’accoglienza e avente come focus il sostegno ai minori migranti appartenenti alla comunità LGBT+.
Sarà sempre più necessario dedicare la giusta attenzione a queste problematiche nella nostra contrattazione territoriale e sociale con gli enti locali.