"Il documento “Strategia Nazionale Idrogeno. Linee Guida Preliminari” (da ora SNI) come più volte ribadito all’interno dello stesso rappresenta alcune prime indicazioni sulla possibile strategia per l’utilizzo dell’idrogeno quale sostanza energetica da utilizzare in diversi settori al fine di favorire processi di decarbonizzazione". Così i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Emilio Miceli, Angelo Colombini e Tiziana Bocchi commentano l'SNI.Cgil, Cisl e Uil ritengono che "il metodo della consultazione pubblica così adottato non risponde allanecessità di un reale ed approfondito confronto con le istituzioni competenti e tra i soggetti collettivi interessati alla strategia ed agli impatti che essa comporterebbe. Questo nostro breve scritto - spiegano i dirigenti sindacali - raccoglie quindi solo una parte delle considerazioni che riteniamo di fare e per le quali sollecitiamo sin da ora un incontro tra tutte le parti interessate a cominciare dalle istituzioni responsabili"."La SNI - sottolineano - cerca di rispondere al più ampio documento della Commissione europea dello scorso 8 luglio 2020, “Una strategia per l'idrogeno per un'Europa climaticamente neutra” (COM(2020) 301 final), di cui riporta gli obiettivi previsti e dichiara di rappresentare “un primo disegno dell’ambizione e degli obiettivi dell’Italia sull’idrogeno, in linea con le più recenti pubblicazioni da parte della Commissione dell’UE e di altri Paesi Membri” (p. 4). Visto quindi il limitato orizzonte della SNI ci limitiamo a fare delle prime osservazioni su alcuni punti che ci sembra importante vadano evidenziati e che come scritto riteniamo importante approfondire in incontri diretti con le istituzioni e gli altri soggetti interessati".Per Miceli, Colombini e Bocchi "la stima sull’impatto occupazionale, 200.000 posti temporanei e 10.00 posti fissi nel medio periodo (p. 14), non ci sembra sia supportata da dati certi e l’arco temporale è molto generico. Inoltre la SNI dovrebbe prevedere anche uno specifico impegno sulla fase di transizione per accompagnare i lavoratori verso le nuove occupazioni e/o prevedere strumenti di protezione sociale. Il capitolo “Finanziamenti e Politiche” (p. 17) - proseguono - fa riferimento a risorse potenziali, ma non certe, e ad una serie di normative tutte da definire, mentre altri paesi europei, a cominciare dalla Germania, nostro maggiore competitor industriale, hanno già deciso stanziamenti importanti. Se nonverranno definite al più presto risorse certe sarà difficile definire una SNI concreta e che faccia dastimolo a quella parte di imprenditorialità che, come previsto dal documento, dovrà crescere incompetenze e dimensioni, tanto più che si evidenzia la composizione fatta da una maggioranza diPmi. Inoltre avere come obiettivo di inserire le iniziative per l’idrogeno all’interno dei progetti cheutilizzeranno risorse europee, dal Next Generation EU ai PON ed i fondi IPCEI, rende oltremodoincerta la loro reale realizzazione".Infine, commentano i dirigenti sindacali "rispetto ai procedimenti normativi da mettere in campo, oltre alla parte dei possibili incentivi, che vengono solo accennati, ci preme sottolineare che la SNI ha bisogno di un grosso aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare eolico e solare, per cui è fondamentale lo snellimento dei procedimenti autorizzativi che già oggi stanno rallentando diversi investimenti che possono fare da volano proprio alla SNI. A nostro avviso - spiegano - andrà meglio specificato e valorizzato il ruolo delle infrastrutture del gas, le quali sono sin da subito pronte a svolgere un importante ruolo di promozione nell’utilizzo dell’idrogeno"."Nell’insieme delle iniziative previste dalla SNI - concludono Miceli, Colombini e Bocchi - riteniamo importante sia inserita una fase di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi previsti, proprio perché essi vengono dichiarati ambiziosi ci sembra importante ed utile fare in modo che siano verificati attraverso un processo partecipato dai cosiddetti stakeholder. Il monitoraggio inoltre rappresenta un importante strumento per portare eventuali correzioni ed aggiornamenti ad una strategia che per sua stessanatura ha impatti in così tanti settori e riflessi di carattere internazionale".