Roma, 10 giugno - “Una riforma ingiusta e regressiva, finanziata da condono, spesa in deficit e da una partita di giro sulle detrazioni, a vantaggio esclusivo dei redditi alti e non di quelli bassi che rischiano invece di non ricevere alcun beneficio”. È questo il giudizio della Cgil sulla Flat Tax e sulla riforma fiscale ventilata dal Governo.“Sulla base di quanto anticipato da esponenti di Governo, con la riduzione delle aliquote, da cinque a tre, si perderebbe la giusta progressività, avvantaggiando i ricchi: tanto più alti saranno i redditi e maggiori saranno i vantaggi; mentre per i contribuenti sotto la soglia dei 26mila euro potrebbe addirittura essere più vantaggioso restare nell'attuale sistema”.Inoltre, per la Cgil il progetto è “ingiusto” in quanto spiega “oltre ad aver evocato il recupero delle risorse da un ennesimo gigantesco condono (15mld), ne incassa altre dal taglio alle spese fiscali, detrazioni e deduzioni (fino a 15mld, il resto in deficit). Quindi, una partita di giro poiché per finanziare tale riforma alcune persone, soprattutto quelle con i redditi più bassi, si potrebbero veder ridurre le detrazioni".“Il Paese - conclude la Cgil - ha necessità di una vera riforma fiscale, così come rivendichiamo nella Piattaforma elaborata con Cisl e Uil, ma serve garantire equità attraverso la progressività, e partire da chi ha più bisogno, da lavoratori e pensionati riducendo loro le tasse, e agendo, nell’immediato, con l’aumento delle detrazioni”.Scarica la nota, clicca qui